Un drammatico caso di violenze sui minori sta scuotendo in queste ore la Francia. Protagonista della vicenda è Joël Le Scouarnec, 68 anni, un medico chirurgo ormai in pensione, finito in carcere perché sospettato di una lunga serie di abusi, compiuti su oltre 250 bambine nel corso della sua lunga carriera. Fino a questo momento l’anziano è stato denunciato da 184 presunte vittime, di cui ben 181 erano minorenni all’epoca delle violenze. Questi numeri, elencati da Laurent Zuchowicz, procuratore di La Rochelle, farebbero di Le Scouarnec il peggiore pedofilo della storia francese.

L’accusato attualmente è detenuto nel carcere di Saintes, in attesa del processo che si svolgerà all’inizio del 2020: durante un’udienza preliminare ha parlato, ammettendo le proprie colpe e spiegando che l’attrazione verso le bimbe è cominciata verso la metà degli anni ’80, in seguito alla crisi del suo matrimonio. Da allora, per circa trent’anni, avrebbe continuato a compiere molestie sulle sue pazienti.

La prima denuncia dopo trent’anni di abusi

Infatti, solo nel 2017 è arrivata la prima denuncia da parte dei vicini di casa, dopo che la figlia di nove anni era stata avvicinata dal chirurgo, che si era denudato in giardino e l’aveva palpeggiata. Prima di allora era arrivata solamente una condanna nel 2005 per detenzione di materiale pedopornografico, che però assurdamente non aveva comportato l’allontanamento del medico dalle strutture sanitarie in cui lavorava.

Inevitabili le polemiche sull’inefficienza del sistema giudiziario e amministrativo francese, che ha permesso ad un pedofilo di continuare indisturbato per anni ad avvicinare bambini. Infatti Le Scouarnec era uno specialista nelle operazioni di appendicite. Grazie al suo lavoro poteva abusare delle bambine nel corso delle visite mediche, senza che nessuno sospettasse di nulla.

I diari dell’orrore con i nomi delle vittime

Un particolare sconvolgente ha permesso agli inquirenti di ricostruire il numero delle bimbe molestate: il medico era solito annotare i loro nomi e perfino il tipo di abuso compiuto su diversi quaderni, che sono stati sequestrati nel corso di una perquisizione. Tuttavia, secondo gli avvocati di Le Scouarnec, molti dei racconti presenti in quei diari sarebbero solamente il frutto della fantasia malata del 68enne.

Eppure il dottore ha ammesso senza problemi le proprie colpe, spiegando perfino di privilegiare come vittime le bambine di nove o 10 anni di età, perché più facili da circuire. Per gli psichiatri che l’hanno visitato, il medico è totalmente privo di empatia verso le minorenni che hanno subito violenza, ed anzi si compiace del potere esercitato su di loro. Incredibilmente, dopo la condanna del 2005, il chirurgo non si è nascosto, arrivando a chiedere all’ordine dei medici la presenza di un collega quando visitava i piccoli pazienti “per essere protetto” e dichiarando ai vertici del nuovo ospedale in cui ha iniziato a lavorare nel 2008 la sua condanna per detenzione di immagini a luci rosse con minori. Eppure nessuno gli ha mai impedito di esercitare la professione a contatto con i più piccoli.