I carabinieri del Nucleo Ros e del Gico di Palermo hanno eseguito stamane quattro arresti nei confronti di altrettante persone, accusate a vario titolo di associazione mafiosa e favoreggiamento. I mandati sono stati emessi dalla locale Procura. Secondo quanto riferisce la stampa locale e nazionale, a finire dietro le sbarre sono stati Antonello Nicosia, membro del Comitato dei Radicali italiani, Accursio Dimino, presunto capomafia di Sciacca e altre due persone. Il Nicosia si sarebbe poi dichiarato collaboratore di una parlamentare di Italia Viva, Giuseppina Occhionero, la quale sarà sentita nelle prossime ore dagli inquirenti e che al momento non risulta indagata nell'inchiesta in questione.
L'ex esponente radicale, sempre secondo il quadro d'accusa formulato dalla Procura palermitana, avrebbe fatto da tramite tra i capimafia in carcere e i relativi clan. Alcuni di questi arrestati erano in regime di 41 bis, ovvero l'articolo del Codice di Procedura Penale che stabilisce il carcere duro per alcune tipologie di detenuti.
Progetti di omicidi e gravi insulti al giudice Falcone
Dalle intercettazioni telefoniche messe in atto dagli inquirenti, si evincerebbe come il Nicosia avrebbe tratto un discreto vantaggio nell'entrare negli istituti penitenziari con la stessa Occhionero. Proprio visitando le strutture in questione sarebbe entrato in contatto con i padrini mafiosi. Secondo i magistrati, oltre ad intrattenere questi sinistri rapporti con tali soggetti, l'ex membro dei Radicali avrebbe gestito un business con il Dimino e addirittura fatto affari oltreoceano e riciclato denaro sporco.
Per quanto riguarda la 41enne e parlamentare, Giuseppina Occhionero, si sa invece che è originaria del Molise e che è un noto avvocato. La stessa è stata eletta durante le ultime elezioni nelle liste di Leu e da poco è passata ad Italia Viva, il nuovo partito creato da Matteo Renzi.
Inoltre, durante l'attività investigativa posta in essere dai militari, gli stessi hanno scoperto come il Nicosia avrebbe usato brutte parole nei confronti del giudice Giovanni Falcone, che come si ricorderà fu ucciso proprio dalla mafia nel 1992.
La morte del togato viene definita semplicemente un incidente sul lavoro, poi, con un linguaggio a dir poco volgare, propone di voler cambiare il nome all'aeroporto di Capaci, in quanto la dedica allo stesso Falcone e Borsellino non andrebbe, per lui, assolutamente bene. Se da un lato quindi ci sono gli insulti ai giudici in questione, dall'altro l'indagato avrebbe elogiato il temuto boss mafioso Matteo Messina Denaro.
Chi è Antonello Nicosia
Nicosia è noto per essere stato direttore dell'Osservatorio Internazionale dei Diritti Umani, battendosi duramente per i diritti dei detenuti. Si è laureato proprio con una tesi sul trattamento penitenziario, mentre Dimino sarebbe ritenuto affiliato ad un clan di Cosa Nostra vicino allo stesso Messina Denaro. Sicuramente nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, si potranno conoscere ulteriori dettagli sull'operazione portata a termine stamane dalle Forze dell'Ordine nel palermitano.