Questa mattina la città di Brindisi si presenta come un "luogo fantasma". Decine di pattuglie delle Forze dell'Ordine stanno infatti presidiando tutte le strade in entrata e in uscita dal capoluogo adriatico in quanto sono cominciate poco fa le operazioni di disinnesco di un pericoloso ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale.

Tutto è cominciato la mattina del 2 novembre scorso, quando un escavatore che stava lavorando all'interno dell'area parcheggio del cinema Andromeda ha casualmente portato alla luce il residuato bellico. Durante i lavori le spolette sono state danneggiate dal mezzo meccanico e proprio per questo i militari dell'Esercito del Nucleo Genio Guastatori di Foggia hanno studiato un piano ad hoc per poter operare in tutta tranquillità.

Visto che la bomba si trova in piena città, al rione Bozzano, è stato necessario far evacuare ben cinquantatremila persone in un raggio di 1.617 metri dall'ordigno.

Il lungo esodo

Da ieri sera i cittadini hanno lasciato in maniera tranquilla le loro abitazioni. Quest'oggi le ultime persone rimaste hanno cominciato ad evacuare intorno alle ore 7:00, mentre le Forze dell'Ordine avevano avvisato di iniziare lo sgombero intorno alle ore 5:00 del mattino, questo proprio per evitare ingorghi. La lunga coda di auto è stata comunque ben gestita e intorno alle ore 9:30 si è dato il via alle operazioni.

Prima di tutto Vigili del Fuoco e militari dell'Esercito hanno avuto un piccolo briefing. La bomba sarà disinnescata anche con l'ausilio di robot automatici.

Oltre mille uomini tra Polizia di Stato, carabinieri e Guardia di Finanza presidieranno le zone evacuate al fine di evitare operazioni di sciacallaggio nelle abitazioni vuote. Il disinnesco dovrebbe durare circa quattro ore ed è cominciato comunque con un leggero ritardo rispetto al programma previsto inizialmente.

Domani l'ordigno sarà fatto brillare

Al termite delle operazioni la bomba verrà caricata su appositi mezzi dell'Esercito e portata in una cava che si trova tra San Vito dei Normanni e Brindisi, dove verrà fatta brillare nella giornata di domani lunedì 16 dicembre. Le sirene comunicheranno il fine dell'evacuazione e, solo allora, i cittadini potranno rientrare nelle proprie abitazioni.

Le autorità raccomandano di seguire solo le indicazioni che provengono dai canali ufficiali, ovvero dal Comune e dalla Protezione Civile.

L'ordigno sarebbe una bomba d'aereo sganciata nel novembre del 1941 dai piloti della Raf (Royal Air Force) che in quell'occasione volevano colpire sia la stazione che il porto di Brindisi, lì dove la Regia Marina Italiana aveva delle importanti basi militari.