Una tragedia si è verificata nelle scorse ore a Muzzana del Turgnano, in Friuli - Venezia Giulia. Infatti, secondo quanto riportano numerosi media locali e nazionali, Francesco Mazzega, 37 anni, si è tolto la vita impiccandosi nel giardino della sua abitazione dove era recluso agli arresti domiciliari.

Proprio venerdì scorso l'uomo è stato condannato a 30 anni di carcere per il delitto della sua fidanzata, Nadia Orlando, barbaramente assassinata nel luglio 2017. Gli inquirenti avevano deciso per la misura cautelare ai domiciliari proprio per scongiurare che in carcere l'uomo potesse compiere un gesto estremo, in quanto avrebbe ripetuto diverse volte che per quello che ha fatto non merita il perdono.

La famiglia della vittima: 'Erano dichiarazioni abbastanza generiche'

Secondo i famigliari le frasi pronunciate in aula da Mazzega non facevano presagire nulla di brutto, ma secondo loro si trattava di parole abbastanza generiche. Secondo quanto riferisce la testata giornalistica online Leggo, Francesco non riusciva neanche più a pronunciare il suo nome, in quanto ormai era associato ad un fatto molto grave.

La notizia di quanto successo a Muzzana del Turgnano ha fatto immediatamente il giro della cittadina, destando sconcerto tra gli abitanti. Il 37enne, come già detto, è stato trovato senza vita nel giardino della sua abitazione. Sul posto, nei momenti successivi al dramma, sono intervenuti i soccorsi con un'ambulanza del 118: i sanitari hanno praticato per circa quaranta minuti le manovre di rianimazione previste dal protocollo, ma purtroppo per Mazzega non vi è stato nulla da fare.

Indagano i carabinieri

Sul luogo del fatto di cronaca sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno proceduto ai rilievi del caso e confermato l'identità della vittima. Saranno proprio i militari dell'Arma adesso a stabilire le circostanze del decesso dell'uomo, e soprattutto si cercherà di capire il perché di un gesto tanto estremo che ha gettato nel dolore tutti i suoi famigliari.

Molto probabilmente nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, si potranno conoscere ulteriori particolari su questa brutta vicenda, che comunque merita di essere chiarita. Nadia, quel 31 luglio del 2017, venne soffocata mentre si trovava a pochi metri da casa sua: la donna era giovanissima, aveva infatti 21 anni.

Le indagini degli investigatori incastrarono proprio Francesco: dal 26 settembre di quello stesso anno il 37enne stava scontando la sua pena. A breve inoltre i giudici si sarebbero riuniti per decidere se tenerlo ancora ai domiciliari oppure di fargli scontare la pena in carcere.