Michele Bravi, cantante vincitore di X Factor 7 e concorrente del Festival di Sanremo nel 2017, ha chiesto di patteggiare una pena di un anno e mezzo per il reato di omicidio stradale. Il processo è successivo all'incidente avvenuto il 22 novembre del 2018 a Milano in cui perse la vita una donna di 58 anni che era in sella ad una moto. Michele era alla guida [VIDEO] di una auto car-sharing quando ha deciso di effettuare una manovra per accedere a un passo carraio. In quel momento sopraggiungeva la donna che, in sella alla sua kawasaki, non è riuscita a frenare impattando contro l'automobile.

Michele Bravi, nuova udienza l'11 marzo

Michele Bravi ha chiesto tramite il suo legale il patteggiamento per il reato di omicidio stradale. La richiesta è arrivata al gup Aurelio Barazzetta nell'udienza svolta nella mattinata di giovedì 23 gennaio. All'udienza il cantante non era presente, mentre vi erano i due fratelli della vittima, che hanno accettato il risarcimento economico e, per questo, non si sono costituiti parte civile. Al processo prende parte anche l'Associazione familiari e vittime della strada, che ha richiesto di costituirsi parte civile nel processo. Il pronunciamento su questa richiesta, che il gup ha deciso di valutare, verrà eseguito l'11 marzo alle ore 10:00.

Il legale di Michele: 'Anche lui è vittima'

Manuel Gabrielli, legale del cantante, ha rilasciato dichiarazioni sullo stato d'animo del suo assistito: "Sta vivendo male. Anche lui è vittima di questo procedimento, è un reato che può capitare a chiunque. Come potrete capire Michele è distrutto. Si è sempre comportato in maniera corretta anche con le persone offese che non si sono costituite parte civile in quanto risarcite dall'assicurazione.

Qualche mese dopo il fatto il mio assistito ha scritto una lettera ai soggetti offesi per mostrare la sua vicinanza. Michele vuole chiudere questa vicenda, la richiesta di patteggiamento è una sua scelta personale". Il legale ha poi citato la perizia cinematica, secondo la quale "non è emersa alcuna condotto vietata".

Michele Bravi a Verissimo: 'Avevo perso aderenza con il reale'

Lo scorso sabato Michele Bravi ha rilasciato un'intervista esclusiva a Silvia Toffanin a Verissimo. Nel corso della trasmissione il cantante ha raccontato i momenti successivi al sinistro: "Un trauma del genere cambia il modo in cui guardi le cose e cambia anche il tuo corpo. L'amore non basta, per superare certi traumi è necessario farsi aiutare e intraprendere un percorso terapeutico. Non si può pensare di uscirne da soli. Non riuscivo più a sentire gli altri, avevo perso completamente aderenza con il reale. Il metodo clinico per il trattamento dei grandi traumi mi ha salvato, mi ha permesso di tornare a sentire e a parlare. In quel periodo ho avuto con me un angelo, che ora non è più nella mia vita perché all'estero.

Mi ha aiutato a tornare a vivere, è la persona più importante della mia vita. Secondo questa persona io avevo la necessità di assorbire il dolore da solo, ma lui mi ha promesso che mi avrebbe tenuto la mano per tutto il tempo".