Un altro terremoto per le Marche. Ma questa volta è giudiziario, ed arriva a pochi mesi dalle elezioni regionali di primavera. La Procura della Repubblica di Ancona ha indagato 77 persone per peculato nell'ambito dell'inchiesta sull'utilizzo dei fondi pubblici per salvare Aerdorica spa - la società di gestione dell'aeroporto di Falconara - dal fallimento. Tra gli indagati vi sono ben tre presidenti di Regione: Luca Ceriscioli, attualmente in carica, Gian Mario Spacca e Vito D'Ambrosio che hanno governato nelle legislature precedenti.
Tutti esponenti del centrosinistra che sono finiti nella lista insieme a numerosi assessori delle tre giunte, funzionari dell'ente e managers della stessa Aerdorica, azienda che fino al 2019 aveva proprio nella Regione Marche l'azionista di maggioranza.
Con loro risulta indagato anche l'ex direttore generale di Banca Marche, Massimo Bianconi, già sotto processo per il crack dell'istituto di credito locale.
La Procura di Ancona ha chiesto la proroga delle indagini
La clamorosa notizia è emersa solo dopo che si è saputo che il Pm Paolo Gubinelli ha chiesto la proroga di altri sei mesi per effettuare ulteriori approfondimenti sull'intricata vicenda. Il magistrato dorico vuole vederci chiaro e fare una volta per tutte luce su un caso politico-amministrativo che ha fatto molto discutere sul territorio. Un caso che ha visto portare negli anni la società aeroportuale ad accumulare debiti fino a oltre 40 milioni di euro. E questo nonostante la Regione abbia ripetutamente cercato di risanare la pesante situazione finanziaria di Aerdorica, con rilevanti esborsi pubblici di denaro.
Dove e come sono state investite quelle risorse ? E nel corso del tempo è stata svolta dagli organi competenti la necessaria opera di vigilanza e controllo? Sono queste le domande alle quali Gubinelli vuole dare una risposta.
I possibili effetti sull'esito elettorale
Naturalmente la notizia della maxi inchiesta ha riacceso il dibattito politico ed elettorale regionale, che già di suo era molto teso.
Soprattutto per il fatto che il Governatore uscente Luca Ceriscioli (Pd) tiene ancora duro sull'ipotesi della sua ricandidatura alla guida della coalizione di centrosinistra. Ma i Cinque Stelle sono contrari alla scelta e anche parte degli stessi dirigenti e amministratori democratici, specie delle province meridionali delle Marche, sono favorevoli ad un ricambio.
È chiaro che adesso la strada per l'ex sindaco di Pesaro, che deve lottare contro la autocandidatura alternativa ed autorevole dell'ex Rettore dell'Università Politecnica Sauro Longhi, si fa davvero molto in salita.
Ma Ceriscioli non si scompone, ed ha già detto ai media locali che lui va avanti nel suo progetto. Ripetendo che è stata proprio la sua giunta a salvare alla fine Aerdorica dal fallimento, trovando un socio privato come il Fondo Nijord Partners, che dal 2019 è l'azionista di maggioranza della società. Vedremo nei prossimi giorni se l'inchiesta della Procura di Ancona provocherà effetti concreti sugli assetti elettorali in vista della tornata di primavera. Di certo per il lo schieramento di centrodestra le possibilità di una inattesa vittoria aumentano.