Il proprietario era da qualche giorno lontano dalla sua casa di Serramanna, per una vacanza di fine anno. E i ladri – che evidentemente conoscevano i suoi spostamenti - nella notte tra venerdì e sabato, hanno avvelenato i due cani da guardia addestrati, per svaligiare la villetta e portare via sette fucili, una pistola (armi regolarmente detenute) e anche parecchio denaro in contanti.

Il bottino era custodito in una cassaforte e in un armadio blindato, che sono stati aperti con facilità dai ladri. Il proprietario dell’abitazione di via Lussu, visitata dai malviventi, è un agricoltore 55enne di Serramanna, che fa parte anche della compagnia barracellare del paese oltre che ad essere anche un cacciatore.

A dare l’allarme ai Carabinieri sono stati i vicini di casa, che non sentivano più i cani abbaiare e per questo si sono insospettiti. Gli investigatori dell’Arma – giunti immediatamente sul posto – si sono ritrovati di fronte ad una scena agghiacciante. I cani da guardia – due pitbull addestrati – erano ormai senza vita dopo essere stati avvelenati sicuramente con del cibo. E l’abitazione dell’agricoltore era stata svaligiata. L’armadio blindato dove infatti erano custoditi i fucili e la pistola era stato scassinato. Così come la cassaforte dove l’allevatore custodiva il denaro in contanti. Per ora non si sa ancora l’ammontare del bottino: le indagini sono infatti ancora in corso.

Un furto sospetto

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della stazione e del nucleo operativo di Sanluri – coordinati dal capitano Aldo Meluccio – il furto nell’abitazione di via Lussu, a Serramanna, è stato effettuato nella nottata tra il 3 e il 4 gennaio. E secondo gli investigatori i ladri conoscevano alla perfezione i movimenti del padrone di casa.

Anche perché – stando alle indagini – il portone della villetta non è stato forzato per entrare. I malviventi infatti – dopo aver ucciso i cani con dei bocconi avvelenati - hanno recuperato le chiavi di casa che si trovavano all’interno dell’auto del 55enne. La vettura era parcheggiata proprio nel cortile dell’abitazione. Quindi – secondo i militari – i ladri conoscevano le abitudini dell’allevatore che probabilmente lasciava le chiavi di casa sempre all’interno della sua auto.

I ladri infatti – dopo aver aperto tranquillamente il portone dell’abitazione – hanno fatto razzia di tutto quello che hanno trovato di prezioso.

La cassaforte scassinata

Gli investigatori dell’Arma stanno cercando di ricostruire quello che può essere accaduto la scorsa notte nella villetta di Serramanna. Anche perché i ladri hanno agito praticamente indisturbati. Dopo aver ucciso i due cani sono infatti entrati tranquillamente nell’abitazione dell’agricoltore, senza far nessun rumore. I vicini di casa infatti al momento non si sono accorti di nulla. Nonostante non sia così semplice e poco rumoroso scassinare una cassaforte e un armadio blindato.

Ora i militari stanno acquisendo tutti i filmati delle numerose telecamere di sorveglianza della zona, per cercare di riuscire ad identificare i malviventi.

Non sarà semplice, anche perché si potrebbe trattare di una banda di professionisti. I corpi dei poveri cani nel frattempo sono stati portati da un veterinario della zona che ha confermato i sospetti dei Carabinieri. I due pitbull avevano nel sangue tracce di veleno.