L'epidemia da Coronavirus potrebbe spostarsi anche nel continente africano. Le autorità italiane stanno monitorando la situazione anche per quanto riguarda la situazione degli sbarchi. Non a caso infatti i controlli effettuate sulle 343 persone a bordo della Open Arms sono stati molto più accurati del solito. Il rischio, secondo quanto sostiene Giovanni Rezza dell'ISS è che il virus possa toccare anche il continente africano, che ha un sistema sanitario debole. E per questa ragione gli organismi internazionali stanno monitorando attentamente la situazione che per ora non presenta problematiche.

I pericoli del Coronavirus

Secondo i dati riportati ieri dall'ISS, Istituto Superiore di Sanità, sono oltre 14mila pazienti affetti dal Coronavirus. Finora il bilancio delle vittime è di 360, mentre in Europa si sono verificati solamente 23 casi.

L'emergenza del Coronavirus però potrebbe interessare anche i migranti che attraversano il Mar Mediterraneo. Per questo le persone che sbarcano negli ultimi giorni vengono visitate con molta accuratezza per verificare che non abbiano alcuni dei sintomi legati al virus.

I possibili rischi

Se l'infezione dovesse toccare anche i paesi africani il rischio per l'Europa diventerebbe molto grande. Secondo Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell'OMS, la più grande preoccupazione è che il virus possa raggiunge paesi che presentano "sistemi sanitari più deboli", come nel caso dell'Ebola che tra il 2014 e il 2016 ha ucciso oltre 11mila persone in alcuni paesi africani.

Giovanni Rezza dell'Iss ha spiegato che in Africa finora non si è registrato nessun caso di Coronavirus. Ma comunque il continente "potrebbe rappresentare un punto debole".

Sudan sotto osservazione

Per ora la situazione non presenta nessuna problematicità. Essendo un continente popoloso però il rischio potrebbe esserci.

Finora però bisogna sottolineare che c'è stata solamente una segnalazione sospetta in alcuni paesi, come in Costa d'Avorio, ma il test ha dato esito negativo.

In altri paesi come Sudan, Guinea Equatoriale e Angola invece ci sono persone provenienti dalla Cina che sono state poste in stato di quarantena, ma per ora si attendono i risultati dei test.

Akram Ali Altoum, ministro della Salute del Sudan, fa sapere che due cittadini dopo essere stati a Wuhan sono stati sottoposti a controlli sanitari.

Nessun caso sospetto in Africa

Lo stesso Rezza comunque vuole rassicurare sul fatto che non ci sono al momento casi sospetti.

I paesi africani però non presentano "la stessa rete dei laboratori europei", e le febbri che si possono contrarre potrebbero essere scambiate con altri tipi di infezioni e non essere riconosciute come Coronavirus. A suo avviso quindi è preferibile che gli organismi internazionali monitorino la situazione e stiano in allerta.