Si chiamava Sudesh Amman e aveva 20 anni, l'uomo che ieri a Londra, con un coltello, ha seminato il terrore a Streatham High Street e ha ferito tre persone, tra cui una donna alla schiena.

È' accaduto ieri, domenica 2 febbraio intorno alle 14 ore locali, a Streatham, zona sud di Londra. L'uomo è stato, subito dopo, colpito a morte dagli agenti di polizia.

L'aggressore era ancora sotto sorveglianza della polizia

Bbc News oggi riferisce che l'uomo era uscito dal carcere di Old Bailey nel centro di Londra, una settimana prima, dopo una detenzione durata 3 anni e 4 mesi.

Amman era stato processato a novembre del 2018 per possesso di documenti contenenti informazioni terroristiche e diffusione di pubblicazioni legate al terrorismo.

Un testimone riferiva ieri a Sky News, subito dopo l'attacco, che il giovane aveva con sé un coltello, forse un machete, preso da uno dei negozi della zona e che indossava due contenitori metallici sul petto, come se si trattasse, di un finto giubbotto esplosivo.

Londra ha già subito altri attentati simili.

L'attacco di ieri a Streatham si rivela molto simile a quello del 29 novembre 2019, avvenuto sul London Bridge da parte dell'ex detenuto jihadista Usman Khan. L'episodio di ieri è avvenuto in una zona periferica, ma comunque affollata della capitale inglese.

Il 22 marzo 2017 sul ponte di Westminster, Khalid Masood investiva alcuni passanti, uccidendone quattro.

Il 3 giugno 2017 sul London Bridge tre uomini a bordo di un furgone, investivano i passanti e una volta scesi dal mezzo, colpivano con un coltello otto persone.

I testimoni di ieri riferiscono di aver assistito a scene di panico e urla tra la gente e di aver udito almeno tre colpi da arma da fuoco, da parte della polizia, che è riuscita a colpire a morte l'aggressore.

Alcuni riferiscono di aver visto un uomo con un machete che correva lungo Streatham High Street, in prossimità di una farmacia della catena Boots.

Sui social sono stati pubblicati, dopo l'accaduto, una decina di video ripresi dai passanti. I filmati mostrano persone a terra, urla di paura e il momento in cui la polizia apriva il fuoco.

Scotland Yard subito dopo l'attentato di ieri, riportava su Twitter che si trattava di un atto di terrorismo e che le persone ferite erano state tutte soccorse. A Streatham sono state ferite tre persone: un uomo sui 40 anni, inizialmente in condizioni gravi, una donna sui 50 e una ragazza sui 20 anni. Le vittime sono state portate dopo circa mezz'ora in ospedale e sono tutte fuori pericolo.

Il primo ministro inglese Boris Johnson ieri, con un tweet, si era rivolto alle vittime e alle loro famiglie e aveva ringraziato la polizia per il loro intervento celere e coraggioso.

Anche il sindaco di Londra Sadiq Khan, sempre su Twitter, dopo l'attacco, si era mostrato vicino alle vittime e alle loro famiglie.

Sadiq concludeva il suo post dichiarando: 'I terroristi cercano di dividerci e di distruggere il nostro modo di vivere, ma qui a Londra non gli permetteremo di vincere'.

Un episodio simile è avvenuto ieri anche a Gand, in Belgio

I media locali hanno riferito che la polizia ha sparato e colpito ad una mano l'aggressore che ieri con un coltello, ha ferito due passanti a Bevrijdingslaan, nella zona centrale di Gand. Le due vittime sono state trasferite in ospedale e ora sono fuori pericolo. Una di loro è stata ferita allo stomaco. Pare che la responsabile del folle gesto sia stata una donna di 'pelle scura' di cui non si conosce ancora l'identità.

Anche per il Belgio, come per il Regno Unito, non si tratta del primo atto di terrorismo.

A Bruxelles il 22 marzo del 2016 furono fatti esplodere tre ordigni: uno nella stazione ferroviaria di Maelbeek e due presso l'aeroporto Zaventem.

Nel corso degli attentati in Belgio del 2016, rivendicati in seguito dall'Isis, persero la vita 32 persone.