Il corpo di un giovane è stato ritrovato la mattina di giovedì 12 marzo sul ciglio della strada statale 16 bis Adriatica nel territorio di Monestirolo, una frazione di Ferrara, a poca distanza da San Bartolomeo in Bosco. A fare la scoperta, verso le 6:30, è stato uno dei rari passanti usciti di casa in questi giorni di reclusione obbligata nelle proprie abitazioni. L’uomo ha immediatamente chiamato i soccorritori che, però, non hanno potuto far altro che accertare l’avvenuto decesso. Sono quindi intervenuti i carabinieri che hanno effettuato i primi rilievi sul posto, per capire dove e come il ragazzo fosse stato ammazzato e perché si trovasse proprio in quel luogo.
La vittima aveva con sé dei documenti che ne hanno permesso l’identificazione: si tratta di Solomon Okocha, un nigeriano di 33 anni, che formalmente risultava residente a Bologna, ma che in realtà viveva a Ferrara, come hanno successivamente spiegato alcuni conoscenti.
Riscontrate profonde lesioni sul capo e sul corpo del giovane
In base una prima sommaria analisi della vittima, sembrerebbe che il giovane sia morto a causa delle gravi lesioni presenti sulla testa e sul corpo, con ogni probabilità inflitte da qualcuno che lo ha picchiato in modo molto violento, oppure dovute a un grave incidente. Invece non sembrerebbero esserci ferite da accoltellamento o da arma da fuoco. Sul luogo del ritrovamento sono arrivate per un sopralluogo anche la pm Barbara Cavallo, che coordina le indagini dei carabinieri, e la collega Isabella Cavallari.
Con ogni probabilità il giovane non è morto nel luogo del ritrovamento
A quanto pare gli inquirenti sono convinti che qualcuno abbia trasportato i resti del 33enne fino al chilometro 89,1 della statale Adriatica, dopo che la vittima era già morta altrove. Diverse sono le ipotesi sulla causa delle numerose lesioni traumatiche presenti sul corpo del giovane: al momento non si esclude che possa trattarsi di un decesso sul lavoro, a cui è seguito il tentativo di nascondere quanto accaduto, spostando il cadavere per allontanarlo dal luogo dell’incidente.
Ma la pista più probabile per chi indaga resta quella di pestaggio violento, dovuto a motivi ancora ignoti. Di certo la dinamica dei fatti sarà più chiara dopo che sarà stata effettuata l’autopsia, che potrà spiegare la natura e la causa delle numerose ferite presenti.
Si indaga sul passato del giovane nigeriano
Nel frattempo i carabinieri della compagnia di Ferrara e della stazione di San Bartolomeo stanno indagando sul passato di Solomon Okocha, per capire se qualcuno potesse avercela con lui.
A quanto pare il giovane era incensurato e non aveva mai avuto a che fare con le forze dell’ordine: dopo aver soggiornato in un centro di accoglienza per migranti di Bologna, il 33enne nigeriano si era trasferito nella città estense. Infatti, mentre i magistrati hanno aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio, i militari dell’Arma hanno cominciato ad esaminare tutte le informazioni in loro possesso sulla vittima, come le sue frequentazioni, gli spostamenti, le attività svolte, per comprendere cosa possa essere accaduto durante le ultime ore della sua vita.