Ennesima aggressione ai danni di un medico, avvenuta tra le mura di un ospedale italiano. Questa volta l’episodio si è verificato in Puglia, al pronto soccorso del Santa Maria degli Angeli di Putignano (Bari). Domenica mattina il dottore che era di guardia è stato spintonato e preso a schiaffi da una donna che aveva accompagnato la nuora 24enne nella struttura sanitaria. A quanto pare il “camice bianco” aveva più chiesto alla suocera di accomodarsi all’esterno dell’ambulatorio per permettergli di visitare la paziente, ma la signora si era rifiutata, coprendolo di ingiurie e poi prendendolo a botte.

Al termine della colluttazione l’uomo ha avuto un malore, ed è stato trattenuto in terapia. Nelle scorse ore è stata presentata una denuncia su quanto accaduto: i carabinieri che indagano sui fatti hanno già raccolto le prime testimonianze.

L’aggressione al medico del pronto soccorso

A quanto pare i parenti della 24enne avevano già discusso animatamente con un infermiere, perché pretendevano che la ragazza dovesse essere visitata prima degli altri pazienti presenti. Successivamente il medico ha spiegato alla suocera che non poteva entrare in sala visite con la giovane, come pretendeva: a quel punto la donna ha avuto una reazione rabbiosa, prima attaccandolo verbalmente e poi con spintoni e almeno uno schiaffo sferrato sul viso.

L’aggredito, che è cardiopatico, si è agitato parecchio ed ha accusato un malore, probabilmente dovuto a un elevato innalzamento della pressione.

La vicenda è stata resa pubblica da Filippo Anelli, presidente dell'Omceo (Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri) di Bari e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, che ha anche sottolineato come sia stato necessario l'intervento della guardia giurata e dei carabinieri per far tornare la situazione alla normalità.

La solidarietà al medico aggredito del presidente dell’Omceo

Anelli si è augurato che il collega che ha subito l’aggressione, ancora molto provato dall’accaduto, si riprenda al più presto e possa tornare al lavoro. Il presidente dell’Omceo sottolinea come l'episodio avvenuto a Putignano, insieme a quello simile di Napoli – dove i familiari del 16enne ucciso da un carabiniere, mentre tentava di rapinarlo, hanno devastato l’ospedale Pellegrini – sono ancora più gravi perché avvenuti in un momento particolare, in cui il servizio sanitario nazionale è impegnato in uno sforzo collettivo, dovuto all'epidemia di Coronavirus.

“In questi giorni la carenza di personale risulta ancora più grave e gli operatori sanitari sono sottoposti a turni massacranti – ha aggiunto Anelli – tutti stanno dando il massimo per rallentare la diffusione del CoVid-19”. Infine ha ricordato lo slogan dell’ultima campagna di comunicazione: “Se aggredisci un medico, poi chi ti salva la vita?”.

Le parole del segretario pugliese dell’Ussmo sull’attacco al medico

Anche Franco Lavalle, segretario pugliese dell’Ussmo, il sindacato dei medici ospedalieri, ha commentato l’episodio esprimendo sdegno per quanto accaduto. Secondo il sindacalista, per far terminare questi comportamenti incivili è necessario inasprire le pene nei confronti di chi commette simili reati.

Secondo Lavalle alcuni individui appaiono sempre aggressivi e per nulla riconoscenti verso gli operatori sanitari, continuando ad attaccarli, invece di mostrare gratitudine per il lavoro svolto.