Attilio Fontana vuole a tutti i costi realizzare in tempi brevissimi un nuovo ospedale "da campo" all'interno dei locali della Fiera di Milano che sia munito di 600 posti letto di rianimazione, il tutto per poter venire incontro alle esigenze sempre più pressanti derivanti dall'emergenza coronavirus nella regione: proprio per questo motivo il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha chiesto aiuto a Guido Bertolaso, che per il suo lavoro riceverà un compenso simbolico di un euro.

Approvazione trasversale alla decisione di Fontana, dai leghisti ai renziani

Per portare avanti la propria opera, il Presidente Fontana si è così rivolto a Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile e Commissario straordinario per la gestione del terremoto del 2009. La nomina è stata a "consulente personale" in funzione della realizzazione del nuovo padiglione ospedaliero. Una scelta che potrebbe anche sembrare politica, vista la grande distanza tra il Governatore della Lombardia della Lega e il Presidente Giuseppe Conte, che rappresenta un Governo di sinistra - Cinque Stelle. Eppure il plauso all'iniziativa è arrivato non solo dalle file dell'opposizione, chiaramente d'accordo, ma anche da tutti i parlamentari che si riferiscono a Matteo Renzi.

Di fatti l'attuale capo di Italia Viva aveva più volte e in più occasioni spronato il Governo a fare riferimento a Guido Bertolaso, ritenendolo l'unica persona veramente capace di affrontare l'emergenza attuale con un polso deciso e con una capacità organizzativa e gestionale fuori dal comune.

Capacità fuori dal comune e un carattere di ferro

"Noi non ci fermiamo", ha affermato Attilio Fontana, "Vogliamo superare ogni difficoltà per riuscire a realizzare un ospedale nei padiglioni della Fiera di Milano", ha continuato. Il Presidente della Regione Lombardia ha dichiarato che non lascerà nulla di intentato per arrivare all'obiettivo e per poter dare cure appropriate a tutti i cittadini che ne avranno bisogno.

Dal canto suo, Guido Bertolaso si è detto pronto ad accettare la sfida: "Come potevo non aderire alle richieste del presidente della Lombardia di dare una mano nella epocale battaglia contro il Covid-19 se la mia storia, tutta la mia vita è stata dedicata ad aiutare chi è in difficoltà e a servire il mio paese? Se ho aperto l'ospedale Spallanzani vent'anni fa ed ho lavorato in Sierra Leone durante la micidiale epidemia di ebola, forse qualcosa di utile con il mio team spero di riuscire a farlo".