Ancora nessuna traccia di Cristoforo Aghilar, il 36enne evaso dal carcere di Foggia lunedì 9 marzo durante le rivolte scoppiate in seguito all'emergenza coronavirus. L'uomo, nell'autunno scorso ha ucciso a coltellate l'ex suocera Filomena Bruno, 53 anni, ad Orta Nuova (sempre in provincia di Foggia) ed è considerato instabile e molto pericoloso. A 'Fanpage', un cugino della donna ha dichiarato: "Abbiamo paura".

Ancora latitante Cristoforo Aghilar

Lunedì 9 marzo, nelle carceri italiane si è levata la protesta dei detenuti. Una delle situazioni più difficili si è registrata a Foggia, dove 77 reclusi non si sono "limitati" a distruggere i locali del carcere, ma sono evasi.

Le forze dell'ordine sono riusciti a catturarne quasi immediatamente 54, ma tra i latitanti ci sono diversi criminali molto pericolosi che, nel corso degli anni, si sono resi protagonisti di agghiaccianti fatti di Cronaca Nera.

Tra di loro, c'è anche Cristoforo Aghilar. Il 36enne, già noto alle forze dell'ordine (soprattutto per reati contro il patrimonio), il 29 ottobre ha ucciso a coltellate Filomena Bruno, madre dell'ex fidanzata 21enne Miriana. In realtà, la loro non era una vera e propria storia d'amore. Lui, approfittando delle fragilità della giovane, già orfana di padre, l'aveva convinto a seguirlo con la forza e le minacce. Poi però la ragazza, dopo una breve convivenza in Germania, era riuscita a lasciarlo ed era rientrata in Italia andando a vivere lontano da Orta Nuova.

Aghilar, però, non si era rassegnato alla fine della relazione ed era ritornato in Puglia. Qui, in più di un'occasione si era avvicinato a Filomena e, con una pistola, le aveva intimato di rivelargli dove si trovasse la figlia. La donna, però, non aveva ceduto alle pressioni e aveva avvertito i carabinieri. Una precauzione che si è rivelata inutile: Cristoforo, infatti, l'ha accoltellata a morte al culmine dell'ennesimo diverbio.

I familiari di Filomena hanno paura di Cristoforo Aghilar

In seguito alla fuga di Cristoforo Aghilar, Miriana e alcuni suoi familiari sono stati trasferiti in una località protetta e segreta, distante quattro ore da Orta Nuova. Un cugino di Filomena, che vive lontano dalla Puglia e che nei mesi scorsi aveva ospitato la ragazza spaventata dall'ex, ha dichiarato a 'Fanpage' di avere paura.

L'uomo è stato un "testimone indiretto" del femminicidio. Quando Filomena è stata uccisa, infatti, la 21enne era con lui. Subito dopo aver accoltellato la 53enne, il killer aveva risposto ad una chiamata di Miriana sul telefono della madre dicendole "Te l'ho fatta, p*****a". La giovane, a quel punto, aveva anche tentato un gesto estremo. "Ci accasciammo entrambi - ha spiegato il cugino - ma poco dopo, Miriana corse verso il balcone e tentò di lanciarsi. Eravamo al terzo piano e sono riuscito a trattenerla per una caviglia e a tirarla su".

L'uomo si è detto molto preoccupato. Anche perché Miriana, nei giorni scorsi, prima di essere trasferita gli ha confidato al telefono i suoi timori: "A sto giro non lo prendono più".

Poi, ha ribadito che Cristoforo è molto pericoloso: "Non faceva uso di sostanze stupefacenti e non beveva, ma penso che, a giudicare da come si comportava, sia bipolare". "Ha deciso di uccidere Filomena solo per ferire Miriana", ha aggiunto. "Tu non vuoi stare con me - le diceva - allora uccido tua madre, o tuo fratello".