Due giorni fa, la virologa Ilaria Capua, durante una 'diretta Instangram' con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha rivelato le sue previsioni in merito alla durata dell'epidemia da Coronavirus. "Ci sono zero possibilità che il Covid-19 possa fare la fine della Sars con l'arrivo dell'estate - afferma la scienziata che lancia un avvertimento - Se voi create le condizioni affinché i vostri nonni, i vostri genitori, il vostro fratello diabetico si ammalino e muoiano vi porterete per sempre dietro questo rimorso".

Il virus è partito da un animale

La direttrice dell'One Health Center of Excellence dell’Università della Florida invita tutti a dare un'occhiata, anche tramite Google, ai mercati animali cinesi: uno scenario a suo dire "impressionante", in cui vivono e lavorano molte persone povere, in pessime condizioni sanitarie. Ebbene, a causa di questi luoghi, "un virus che stava vivendo tranquillo in una giungla è uscito e si è rimescolato con un altro animale, un altro coronavirus". Secondo Ilaria Capua, quei cinesi si sono ammalati a contatto con delle feci animali e in via successiva si sono rivolti al "medico tradizionale cinese" che, verosimilmente ha scambiato il Covid-19 per una banale influenza.

Quindi, nel frattempo che si scoprisse di cosa realmente si trattasse sono passati dei mesi e la situazione è poi degenerata. Questo è quanto accaduto dai primi giorni di dicembre agli occhi della scienziata.

La Sars non è stata debellata dal caldo

Ilaria Capua paragona poi l'epidemia di coronavirus con quella della 'Sindrome acuta respiratoria grave', prendendo come punto di riferimento le origini di quest'ultima: "La Sars si è diffusa attraverso le condotte dell'aria condizionata di un albergo di Hong Kong.

Coloro che l'hanno contratta erano dei businessman che hanno poi preso un areo; la cosa importante è che a destinazione c'erano già delle ambulanze, tipo portiere ad aspettarli. La Sars non è stata fermata dall'estate, ma dal contenimento".

Il coronavirus è 'termolabile'

"I coronavirus sono un po' fessi, nel senso che non sono di quelli resistenti - afferma Ilaria Capua che aggiunge - Quindi se non li tratti bene calano di titolo, ovvero di capacità di infettare".

Questi eufemismi sono stati usati dalla virologa per spiegare che i coronavirus, se lasciati a temperature pari o superiori a 25 gradi, calano di capacità infettiva molto rapidamente, ma non è detto che muoiano; la cosa importante è che si trasmettono molto facilmente.

Come stanno affrontato la situazione negli Stati Uniti

Il sindaco Dario Nardella è curioso di sapere come sta fronteggiando l'emergenza coronavirus lo Stato in cui lavora Ilaria Capua (Florida), che ha avuto il vantaggio di vedere in anticipo ciò che è successo in Cina e in Italia. La scienziata vive negli Stati Uniti da quasi 4 anni e afferma che oltreoceano non esiste una rete di supporto sanitario efficiente e accessibile. In America accadono cose "inaccettabili", a suo dire: si interviene con l'emergenza, ma se il malato non ha un'assicurazione sanitaria viene poi tagliato fuori. "Chi vive in Italia non può capire come funzioni in America".