È deceduta da sola in casa Nicoleta Corina Berinde, l'infermiera 41enne che ha perso la vita a causa del coronavirus. Durante il periodo in cui è stata male, non è mai stata sottoposta a nessun tampone: solo dopo il decesso è stato riscontrato il contagio da Covid-19. La donna viveva da vent'anni in Italia e lavorava presso la residenza per anziani "La Consolata" da sei. La salma è stata rimpatriata nel suo Paese d'origine, la Romania.

Nicoleta, l'infermiera deceduta a causa del Covid-19

Aveva solamente 41 anni Nicoleta Corina Berinde, l'infermiera di origine rumena deceduta a Torino a causa del Coronavirus.

È la prima infermiera a perdere la vita a causa del Covid-19 nella provincia torinese. La donna era in isolamento domiciliare e solo dopo il suo decesso, avvenuto l'8 aprile, si è potuto constatare che Nicoleta aveva contratto il coronavirus. Nonostante le continue richieste da parte del suo medico di base, l'infermiera non è mai stata sottoposta al tampone, nemmeno quando i sintomi si sono fatti più gravi.

Stando alle prime informazioni, la donna è stata trovata priva di vita da suo fratello Gheorghe presso la sua abitazione, in cui viveva da sola, nella mattinata di mercoledì 8 aprile. L'uomo si sarebbe recato presso la casa della sorella, allarmato dal fatto che quest'ultima non gli rispondesse più al telefono.

Nelle settimane che hanno preceduto il decesso, la donna non era stata tanto bene e aveva manifestato alcuni sintomi come febbre, nausea e tosse. Il medico di famiglia le aveva consigliato di mettersi in isolamento presso la sua abitazione.

La famiglia si è rivolta a un avvocato per fare luce sulla vicenda

Negli ultimi giorni le sue condizioni di salute sarebbero peggiorate in maniera repentina: a causa della tosse la donna faticava anche parlare.

La porta della sua abitazione è stata aperta grazie all'intervento dei vigili del fuoco. Purtroppo per la donna non c'è stato nulla da fare e il suo corpo è stato sottoposto all'esame autoptico, che ha confermato il contagio da coronavirus. La salma è stata rimpatriata nel suo Paese d'origine.

I famigliari, dopo la prematura e improvvisa scomparsa della donna, si sono rivolti a un avvocato, per capire se Nicoleta poteva essere salvata e soprattutto se può essere attribuita a qualcuno la responsabilità del suo decesso.

Temono che la loro congiunta non possa essere stata tutelata, dalla Rsa in cui lavorava, nel migliore dei modi. Nicoleta Corina Berinde viveva in Italia da venti anni e da circa sei lavorava presso la casa di riposo "La Consolata" di Beinasco. In Romania aveva conseguito il diploma da infermiera, che successivamente l'è stato riconosciuto qui in Italia.