Sono belle immagini quelle che arrivano da Wuhan, in Cina, la città focolaio della pandemia di SarsCoV-2. Dopo quasi 3 mesi di lockdown, la megalopoli di 11 milioni di abitanti torna a vivere. Lo scorso 8 aprile il Governo ha definitivamente sospeso le misure restrittive che costringevano la gente a stare in casa per poter evitare assembramenti e quindi nuovi focolai di infezione. Sono stati migliaia i morti che il nuovo Coronavirus ha causato a Wuhan, dove negli scorsi mesi si sono costruiti a tempo di record 12 ospedali per poter curare tutte le persone ammalate.

La città, che è capoluogo della provincia di Hubei, sta vivendo il suo primo weekend "normale" dopo la fine dell'emergenza sanitaria. In queste ultime ore, molta gente si è riversata per strada o nei parchi per godersi delle bellissime giornate di sole.

Riaperti i centri commerciali e i negozi

In città tutte le attività commerciali hanno riaperto i battenti. La gente comunque dovrà osservare le misure di sicurezza per poter circolare, come ad esempio si deve mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di un metro dalle altre persone e gli esercizi commerciali devono controllare che non si creino assembramenti. Nelle foto pubblicate da SkyTg24 sulle sue pagine online, si vedono ad esempio persone che fanno sport all'aria aperta tenendosi debitamente a distanza.

Le misure di sicurezza sono state imponenti in tutta la provincia di Hubei e hanno coinvolto circa 60 milioni di abitanti, l'equivalente degli abitanti dell'Italia. Anche per le vie del centro di Wuhan, oggi si vede gente che esce per fare shopping. Nelle scorse settimane, le misure restrittive sono cadute in tutta la Cina, così come anche nella capitale, Pechino, ma per il capoluogo dell'Hubei c'è stata un'altra settimana di stallo, questo in modo da spegnere definitivamente l'ultimo focolaio rimasto.

Chiudono gli ultimi ospedali da campo

In tutta la Cina, la situazione sta miglioramento velocemente, tanto che si stanno per chiudere anche gli ultimi ospedali da campo. Tutte le strutture sono sorte in aree fieristiche o utilizzando altre strutture preesistenti. Il dottor Lin Yan, capo del team medico di Leishenshan, ha riferito alla stampa internazionale che proprio le strutture sanitarie sono state il barometro dell'epidemia.

Inizialmente, nei momenti in cui la malattia ha iniziato a diffondersi, i pazienti affollavano gli ospedali ma poi sono diminuiti di numero e nelle ultime due settimane non c'è stato nessun altro caso di infezione interno. In Cina, tutti i nuovi casi provengono dall'estero e riguardano cittadini che stanno rientrando dopo essere rimasti bloccati per diversi mesi in altre nazioni del mondo. Quanto sta succedendo a Wuhan in queste ore potrebbe essere lo scenario che anche noi ci troveremo a vivere tra qualche settimana.