Giulio Liberato, 51enne di Pescara, è deceduto improvvisamente a causa di un malore alla guida mentre rientrava dal lavoro. È successo giovedì, 30 aprile, in via Raiale. L'uomo era un dipendente della Fater, la nota azienda pescarese fondata dall'imprenditore Francesco Angelini.

Fater a Pescara in lutto: addio a Giulio Liberato, aveva 51 anni

È lutto a Pescara, la città in cui viveva e lavorava Giulio Liberato. L'uomo aveva appena 51 anni e la sua vita è terminata improvvisamente il 30 aprile, all'uscita dal lavoro. Mentre era in macchina, subito dopo il turno, Giulio si è accasciato sul volante mentre guidava probabilmente per ritornare a casa dove viveva con sua madre.

La vettura che procedeva lentamente è andata a finire contro un'auto in sosta. La triste notizia si è diffusa rapidamente, tanto che la Fater ha immediatamente annullato la riunione con i sindacati che di lì a poco si sarebbe svolta per via telematica.

Il dramma è successo in via Raiale, dove sono arrivati i soccorsi chiamati dalla squadra volante. I sanitari hanno avviato le manovre di rianimazione, ma per Giulio Liberato, purtroppo, non c'era più niente da fare e l'uomo è stato trasferito presso l'obitorio in ospedale. Attraverso un esame esterno eseguito dal medico legale presso la struttura ospedaliera, il decesso dell'uomo è risultato riconducibile ad un malore improvviso. Una volta stabilita la morte per cause naturali, il corpo è stato restituito ai familiari.

Per l'azienda si tratta di una perdita molto importante, perché Liberato era molto amato da tutti, nonostante il suo carattere riservato e poco espansivo. Di lui ha parlato Gianni Di Teodoro, al quotidiano "Il Centro".

Giulio Liberato è vento a mancare per un malore improvviso alla guida

Quando i due colleghi si sono conosciuti, Giulio prestava il suo servizio nel reparto Baby Care in cui si occupava di revisionare gli apparati elettromeccanici.

Di Teodoro ha imparato a conoscere il carattere riservato di Liberato con cui è nata l'abitudine di un appuntamento fisso per il caffè della mattina e qui ha scoperto che oltre le indiscutibili doti lavorative, Giulio era anche una persona molto interessante.

Liberato era un uomo curioso e di cultura, con cui era facile riuscire a trovare un punto di incontro grazie alla sua apertura mentale.

Sul lavoro era molto esperto e nelle riparazioni era insostituibile, grazie alla passione che trasmetteva. La morte di Giulio ha scosso tutto il personale della Fater, ancora incredulo per l'improvvisa perdita. Armando Ciarcielluti, presidente della Cral Angelini, ha detto di Giulio che era "Taciturno, ma molto, molto serio". Tutta l'azienda si è unita al dolore della famiglia del proprio dipendente.