La direzione generale della Asl di Lecce ha reso noto che la Regione Puglia ha avviato tutte le procedure per la chiusura della Rssa "La Fontanella" di Soleto, diventata focolaio di contagio della Covid-19 e dove sono deceduti 21 ospiti a causa del nuovo Coronavirus. A pesare sulla decisione della Regione Puglia è stato il rapporto stilato dal dottor Silverio Marchello, intervenuto al momento del commissariamento della struttura. La relazione, stilata dalle autorità sanitarie, sembra confermare i reati ipotizzati dalla Procura di Lecce.
Lo scorso aprile, dopo gli esposti presentati dai parenti degli anziani ospiti della Rssa, la Procura di Lecce ha aperto un fascicolo d'indagine in cui si ipotizzano i reati di abbandono di incapaci e diffusione colposa di epidemia.
Le persone indagate sono la direttrice della struttura, l'amministratore e il responsabile sanitario.
Inchiesta della Procura sulla Rssa di Soleto, focolaio della Covid-19
Lo scorso 26 marzo la struttura è stata commissariata dalla Asl di Lecce a seguito di un'esplosione di contagi tra gli ospiti e gli operatori sanitari della struttura. Dopo i vari esposti dei familiari degli ospiti, la Procura ha aperto un primo filone d'inchiesta contro ignoti per capire cosa sia successo all'interno della struttura nei giorni decisivi per la diffusione del contagio, dopo il primo caso positivo di una 95enne, successivamente deceduta in ospedale. Dopo l'avvio dell'indagine, il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e il sostituto procuratore Alberto Santacatterina hanno formalizzato l'iscrizione nel registro degli indagati di tre persone.
Il sospetto degli inquirenti è che gli anziani, già affetti da importanti patologie, siano deceduti in seguito all'allontanamento dei sanitari dopo i primi casi di positività. Infatti, all'attenzione ci sono i fatti avvenuti dal 21 al 26 marzo, prima che subentrasse la Asl con il commissariamento della struttura.
Il rapporto della Asl di Lecce
Il 26 marzo, quando il dottor Silverio Marchello, interviene nella struttura si trova dinanzi ad una situazione a dir poco impressionante. Gli ospiti erano riversi per terra sporchi dei propri escrementi, disidratati, affamati e con piaghe non trattate da diversi giorni. Ancora più drammatica - si legge nella relazione - era la situazione degli ospiti affetti da patologie neuropsichiatriche in evidente stato di agitazione.
Secondo i sanitari, gli ospiti si trovavano in quelle condizioni di abbandono ormai da 4/5 giorni.
L'assenza totale di assistenza ha portato la Regione Puglia a revocare l'autorizzazione al funzionamento della Rssa, dove sono rimasti ancora 16 ospiti che saranno trasferiti in altre strutture idonee.
I gestori della Rssa La Fontanella difendono il loro operato
Alla luce della decisione della Regione Puglia e del rapporto reso noto dalla Asl di Lecce, i gestori indagati, attraverso i loro avvocati, ribadiscono con fermezza di aver sempre operato nel rispetto della normativa nazionale e regionale. Inoltre, confidano di riuscire a dimostrare la correttezza del proprio operato nelle sedi opportune. Nel frattempo, però, ci sono 21 persone morte a causa della Covid-19 e una relazione dei sanitari che certifica le condizioni di abbandono e degrado in cui versavano gli ospiti della struttura.