Il principe Andrea non avrebbe intenzione di collaborare alle indagine sull'inchiesta riguardante Jeffrey Epstein. Stiamo parlando del magnate americano che lo scorso agosto si è suicidato in carcere. Epstein sarebbe stato autore di diversi abusi sessuali, anche a sfondo pedofilo. Il procuratore di New York, Geoffrey Berman, ha rilasciato alcune dichiarazioni, riguardo la riluttanza del principe Andrea nel concedere colloqui alle autorità federali: "In pubblico, prova a dipingersi ancora come desideroso nel collaborare alle attività investigative, ma al momento non ha concesso nessun colloquio alle autorità.

Finora ha sempre rifiutato la nostra richiesta a programmarne una".

Geoffrey Berman ha continuato affermando che circa quattro mesi fa, il figlio di Elisabetta II avrebbe informato gli inquirenti statunitensi l'intenzione di non partecipare ad alcun colloquio. Il duca di York potrebbe essere, tuttavia, ascoltato in un'aula del Regno Unito. Infatti, data la situazione, il dipartimento di giustizia è stato costretto a chiedere assistenza legale al ministero dell'interno britannico. Al momento, nulla di certo: bisognerà attendere le intenzioni degli inquirenti inglesi sul da farsi. Eppure, il legale di Andrea ha dichiarato che il suo cliente, nel corso del 2020, avrebbe concesso il suo contributo alle indagini, ben tre volte.

Berman ha rilasciato ulteriori dichiarazioni sul principe Andrea: "Se è realmente intenzionato a partecipare alle nostre inchieste, la porta per lui è sempre aperta. Vorremmo notizie riguardo i tempi di attesa". William Barr, ministro della giustizia statunitense, ha confermato che per Andrea non è prevista alcuna estradizione negli Stati Uniti.

Barr ha specificato che non si tratta "consegnare" Andrea, ma di "farlo testimoniare".

Il principe Andrea è stato rimosso da qualsiasi funzione pubblica

Il principe Andrea potrebbe affrontare, ben presto, nuovi guai giudiziari. Le autorità statunitensi hanno più volte chiesto al figlio della regina Elisabetta di offrire la sua testimonianza su Jeffrey Epstein.

Il magnate si trovava in carcere per le accuse di pedofilia e violenze sessuali. Si è suicidato lo scorso agosto. A parlare della vicenda è stato il Sun, le cui dichiarazioni sono state, in seguito, confermate dalla BBC. Geoffrey Berman, procuratore statunitense che coordina le indagini, ha accusato il figlio di Elisabetta II di non offrire il suo contributo, rifiutando qualsiasi colloquio con le autorità federali.

I giudici statunitensi non hanno potuto fare altro che inviare al ministero dell'interno del Regno Unito una formale richiesta di mutual legal assistance, prevista nel caso in cui gli investigatori siano impossibilitati ad ottenere normalmente la collaborazione di un testimone. Andrea ha dichiarato di non aver mai assistito a comportamenti ambigui nel corso dei suoi incontri con Jeffrey Epstein, ma ci sarebbero numerose accuse e testimonianze, che smentirebbero il duca di York. Proprio per questo motivo, Elisabetta II ha deciso di rimuovere il figlio da qualsiasi funzione pubblica.