Un bambino di undici anni ieri, 9 giugno, ha perso la vita annegando nel Brenta, nel padovano, mentre tentava di recuperare un pallone. La madre non riuscendo a darsi pace, ha tentato di togliersi la vita, ma fortunatamente è stata salvata.

Bambino perde la vita a undici anni cadendo nel fiume

Una tragedia è accaduta a Padova, quando nel pomeriggio di martedì 9 giugno un bambino di undici anni, Aizza, ha perso la vita. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, il piccolo stava giocando lungo le rive del fiume Brenta con la sorella di 15 anni e il fratellino di 7 quando all'improvviso è scivolato nell'acqua, probabilmente per recuperare il pallone.

La bambina ha tentato di trattenere suo fratello, ma la corrente era troppo forte e lo ha trascinato verso il centro del fiume. L'allarme è stato dato da un passante che ha chiamato i soccorsi, mentre un altro uomo in bicicletta ha seguito la sagoma del bambino che si allontanava lungo il corso d'acqua. I sommozzatori dei vigili del fuoco di Venezia hanno raggiunto il posto con l'elicottero e, sorvolando per circa mezz'ora la zona del Brenta, hanno avvistato il piccolo corpo vicino al ponte di Carturo, a distanza di circa due chilometri dal punto della caduta. Purtroppo per il bambino di undici anni non c'è stato niente da fare: dopo il recupero del piccolo le operazioni di rianimazione si sono rivelate vane e non si è potuto fare altro che accertarne il decesso.

L'undicenne viveva con la sua famiglia a Grantorto dove frequentava la scuola, i suoi genitori sono di origine marocchina, in Italia da più di trentanni. Il padre fa il bracciante agricolo e tutta la comunità si è stretta attorno al dolore della famiglia, conosciuta da tutti.

Dopo la perdita del figlio, la madre tenta il gesto estremo

La madre del bambino, disperata per la grave perdita, ha tentato il gesto estremo di togliersi la vita. La donna di 52 anni, una volta appresa la drammatica notizia, si è allontanata dai suoi familiari ed è uscita dall'abitazione raggiungendo il canale accanto, per gettarvisi.

Dal corso d'acqua, profondo circa un metro e mezzo, la donna è stata salvata dai parenti. Avendola persa di vista, i familiari si sono allarmati e aiutati dai vicini sono riusciti ad evitare il peggio, chiamando l'ambulanza dopo aver estratto la donna dal torrente. I sanitari, arrivati poco dopo, hanno prestato le prime cure alla madre del bambino che è stata ricoverata, in condizioni non gravi, presso l'ospedale di Cittadella.

Si tratta del secondo caso di annegamento in pochi giorni in Veneto: venerdì scorso, 5 giugno, un altro ragazzino di 13 anni ha perso la vita nel fiume Agno mentre giocava con i suoi compagno di scuola.