La scorsa notte a Bari, un bambino di due anni è stato investito dall'auto del padre mentre faceva retromarcia. Il piccolo non ce l'ha fatta: è deceduto subito dopo il suo arrivo in ospedale. È stata disposta l'autopsia sul suo corpo, ma al momento pare che si sia trattato di un incidente dovuto ad una fatalità. Il tragico episodio è stato riportato poche ore fa da alcune testate locali e nazionali.
La prima ricostruzione dei fatti
Sulla base delle indagini svolte dalla polizia e dal pm Francesco Bretone, il padre non ha visto suo figlio dietro l'auto ed ha effettuato normalmente la manovra di retromarcia, investendo così il piccolo.
I due si trovavano nel campo rom del quartiere Japigia al momento dell'incidente. I soccorsi sono intervenuti immediatamente e il bimbo è stato trasportato all'ospedale Di Venere di Bari-Carbonara, ma i dottori si sono subito accorti che il suo quadro clinico era disperato. L'equipe medica ha effettuato manovre di rianimazione invano, perché il piccolo è deceduto subito dopo essere arrivato in ospedale. Sul caso sta indagando la polizia, anche se sembra non ci siano dubbi sulle cause dell'incidente: si è trattato di una svista del padre della vittima.
Un episodio analogo
Una vicenda simile si è verificata a metà giugno in un'azienda agricola in via Mariola a Gussago, in provincia di Brescia, dove un bambino di cinque anni di nome Alessandro è stato investito dal trattore condotto da suo padre.
Sulla base delle indagini in corso, verso l'ora di pranzo, l'uomo stava eseguendo la manovra di retromarcia e non avrebbe visto suo figlio che nel frattempo gli stava andando incontro a bordo della sua bicicletta, investendolo. Pare che padre non fosse riuscito a scorgere in tempo la piccola sagoma che si avvicinava alle ruote posteriori del mezzo agricolo: l'impatto è stato inevitabile.
Lo stesso, nonostante lo shock, è riuscito a chiedere aiuto e ad allertare i soccorsi, che hanno inviato sul posto un'ambulanza della Croce Verde di Ospitaletto. Successivamente è arrivato anche un elisoccorso decollato da Brescia, che ha trasportato il bambino all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Alessandro ha riportato diverse fratture e lesioni profonde, ma è sopravvissuto e ora sta meglio; il giorno successivo all'incidente ha subito un intervento chirurgico delicato, e poche ore dopo è stato dichiarato fuori pericolo ed è stato trasferito nel reparto di Terapia intensiva pediatrica per rimanere sotto stretta osservazione.
La polizia della caserma di Gussago, nel tentativo di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti, ha provveduto ad effettuare i rilievi sul posto ed ha posto il trattore sotto sequestro per i dovuti accertamenti.