Nella giornata di oggi 21 luglio i carabinieri del Nucleo Provinciale di Brindisi hanno eseguito un'operazione anti caporalato in un'azienda agricola situata nella campagne del capoluogo di provincia pugliese. I controlli hanno portato all'arresto di due uomini di 79 e 54 anni. Le accuse a loro carico sono di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Nella fattispecie i soggetti avrebbero sfruttato tre cittadini stranieri, che sono stati trovati intenti a raccogliere pomodori nella loro proprietà. Durante i controlli i militari dell'Arma hanno chiesto le generalità dei lavoratori, chiedendo ai due uomini i relativi contratti di lavoro.

Il 74enne e il 54enne non avrebbero esibito quanto richiesto dalle autorità.

Due persone erano state assunte in nero

I carabinieri hanno quindi proceduto a verificare la posizione lavorativa dei tre cittadini stranieri trovati all'interno del campo agricolo. Due di loro sono risultati essere stati assunti in nero, quindi senza un regolare contratto di lavoro. Si tratta di due richiedenti asilo, ovvero di un 24enne senegalese residente a Brindisi, titolare di permesso di soggiorno scaduto e di un 36enne del Gambia il cui permesso di soggiorno era del tipo "soggiornante di lungo periodo". L'altra persona trovata a lavorare in campagna è un 37enne, sempre di origine gambiana, il cui permesso di soggiorno era in fase di rinnovo.

Al termine delle formalità di rito ai carabinieri non è restato altro che arrestare in regime di domiciliari padre e figlio. I tre lavoratori, invece, sono stati condotti in Questura per regolarizzare la loro posizione sul territorio italiano.

Alloggi fatiscenti e lavoratori sottopagati

L'inchiesta avviata dall'autorità giudiziaria brindisina ha permesso di ricostruire nei minimi dettagli quanto avveniva nei campi agricoli.

Il 74enne e il 54enne avrebbero fatti alloggiare i richiedenti asilo in strutture fatiscenti, prive di qualsiasi misura igienica. I tre cittadini stranieri sarebbero stati pagati 5 euro l'ora, lavorando anche 8 ore al giorno consecutive. I media locali hanno pubblicato le immagini girate dai carabinieri sia negli alloggi che in campagna.

Oltre ad essere arrestati, padre e figlio dovranno pagare sanzioni amministrative pari a 47.500 euro e sono state comminate ammende per un totale di 28.000 euro. Adesso i due arrestati sono a disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi. Non è escluso che sulla vicenda possano emergere ulteriori particolari nelle prossime ore.