Una vicenda con ancora tanti punti oscuri sta facendo molto discutere a Firenze, anche perché coinvolge un giovane calciatore di origini senegalesi, Abdou Diakhate, 21 anni, con un passato nelle giovanili della Fiorentina e ora in forza al Parma, che lo ha dato in prestito al Lokeren, squadra fiamminga impegnata nella seconda serie del campionato del Belgio. Il giocatore è stato accusato da una ragazza di 20 anni di Firenze, Samantha Luisa Duarte, di averla aggredita e picchiata con violenza, mentre si trovavano in una discoteca estiva del capoluogo toscano, il “Summer Suite Mulina”, nell’ex Ippodromo del parco delle Cascine.

La giovane fiorentina, nata da genitori stranieri, è apparsa in un filmato sul suo profilo Facebook nel quale mostra i segni della colluttazione che dice di avere avuto con l’atleta nella notte tra il 23 e il 24 luglio. Inoltre nel video – diventato in poco tempo virale – la ragazza accusa il personale del locale di non essere intervenuto per soccorrerla, favorendo invece la fuga di Diakhate.

Tuttavia il calciatore, tramite il suo avvocato, ha smentito il racconto della 20enne, sostenendo di essere stato aggredito dalla donna, mentre era insieme alla fidanzata, e di aver reagito solamente per legittima difesa.

Il racconto della vittima sulla presunta aggressione di Diakhate

Nel filmato la giovane, parlando a fatica per le lesioni riportate, rievoca quello che è accaduto nella discoteca.

Diakhate avrebbe colpito Samantha con un violento pugno al volto, che avrebbe provocato la frattura della mandibola, con una prognosi di trenta giorni. In seguito alla colluttazione la ragazza è stata operata presso l’ospedale di Careggi, ha ancora problemi a deglutire e nelle prossime settimane dovrà sottoporsi a una riabilitazione lunga e difficile: inoltre non si esclude la necessità di un secondo intervento chirurgico.

Nel video la ragazza spiega che, mentre si trovava nel locale, è stata chiamata da Diakhate, che conosceva sin dai tempi della scuola, per parlare; ma la discussione tra i due è subito degenerata.

Le accuse al personale del locale: ‘Hanno pensato solo a far uscire Diakhate’

Ma non basta: nel filmato Samantha accusa anche il personale del locale, a cominciare dagli addetti alla vigilanza che non l’avrebbero aiutata, preoccupandosi solamente di scortare il più velocemente possibile Diakhate fino alla sua macchina.

Tutti coloro che lavorano nella discoteca avrebbero fatto finta di nulla, lasciando la giovane ferita a terra, tanto che solamente le amiche della 20enne sarebbero intervenute per aiutarla. Le parole della ragazza sono state ribadite dal suo legale, Francesco Di Luciano, che – intervistato da Fanpage – ha confermato che Samantha ha presentato una denuncia in procura relativa a quanto accaduto. “La mia cliente a un certo punto è stata chiamata da Diakhate, che lei conosce – ha spiegato l’avvocato – lei si è avvicinata e, non si è ben capito per quale motivo, il calciatore le ha sferrato un pugno in pieno volto”.

Le smentite del locale e del legale di Diakhate

Tuttavia i proprietari del locale smentiscono questa versione, assicurando che Diakhate è stato portato via da alcuni amici; mentre il personale, che inizialmente non si era reso conto della gravità della ferita riportata dalla giovane, dopo averla soccorsa, ha chiamato immediatamente il 118.

Infine è intervenuto in difesa del calciatore il suo avvocato, Massimiliano Manzo, che ha rivelato alcuni particolari inediti sulla vicenda. Infatti sembra che nel settembre 2019 Clara, la fidanzata 19enne del centrocampista, sia stata a sua volta aggredita e malmenata da Samantha. La ragazza è stata denunciata, tanto che il processo contro di lei è atteso a Firenze per il prossimo 1° ottobre. Quindi, per il legale, sarebbe stata Samantha ad avvicinarsi in discoteca con fare minaccioso alla coppia, visti i dissidi avuti in passato con la fidanzata del giocatore: ne sarebbe nata una colluttazione, durante la quale, per difendersi dopo un colpo ricevuto alla testa, Diakhate avrebbe accidentalmente ferito la 20enne. A questo punto spetterà agli inquirenti chiarire cosa sia veramente successo quella notte nel locale.