Un uomo di 43 anni che vive nel Texas era fino a poco tempo fa un negazionista convinto. Per lui il Coronavirus non esisteva e credeva che fosse una montatura organizzata dai Democratici contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per distruggere l'economia americana e impedirne la rielezione. Sulla base di questa convinzione, ha organizzato un party con tutti i membri della sua famiglia per festeggiare l'arrivo di un nipote. Il risultato è stato il seguente: tutti i 14 membri della famiglia sono stati contagiati dal Covid e la suocera dell'uomo è morta.

Texas, tutti i membri della famiglia di un negazionista ammalati di Covid-19 dopo una festa

L'uomo era dunque un negazionista convinto e pensava che la situazione fosse esageratamente drammatizzata. Sulla base di queste convinzioni, nello scorso mese di giugno, ha organizzato una festa in famiglia. La motivazione della serata era quella di festeggiare la nascita di un nuovo nipotino. La serata con tutta la famiglia, riunita a Dallas in Texas, è stata però un disastro: tutti i componenti del nucleo familiare, 14 in tutto, si sono ammalati di Covid-19 dopo la partecipazione alla festa.

Contagiato anche l'organizzatore. Ma c'è di più, la suocera dell'organizzatore del party è stata ricoverata in ospedale per alcune settimane e poi è deceduta.

Il 43enne ha raccontato come si è svolta la serata con tutti i membri rigorosamente senza la mascherina che veniva ritenuta un oggetto del tutto inutile. Dalla mattina successiva tutti i componenti del nucleo familiare hanno iniziato a mostrare i sintomi del coronavirus, con l'epilogo peggiore per la suocera che ha perso la vita.

L'uomo: 'Ora mi sento male a pensare di avere convinto la mia famiglia che il virus non fosse pericoloso'

L'uomo, negazionista convinto prima del party, adesso si dice molto dispiaciuto. Da sostenitore accanito di Trump, ha a lungo pensato che il coronavirus fosse una manovra per screditare l'attuale inquilino della Casa Bianca e impedirne la rielezione alle elezioni di novembre.

Ma ora, in un'intervista al Dallas Voice, ha sostenuto di dichiararsi pentito delle sue idee. Ha confessato il senso di colpa per essere stato un negazionista del coronavirus e per avere preso in giro più volte chi indossava le mascherine o chi invitava le persone al mantenimento delle distanze di sicurezza.

L'uomo ha dichiarato al momento di sentirsi molto male per avere convinto la sua famiglia che non fosse una situazione pericolosa quando invece lo era. Ha evidenziato infine di ritenere che il peggio potesse essere passato e di avere pensato che la situazione fosse in forte miglioramento.