Le autorità locali hanno riscontrato un nuovo caso di peste bubbonica nella Mongolia Interna, regione autonoma della Cina settentrionale. Sono tuttora in corso indagini su una serie di casi sospetti: il personale medico, in queste ore, sta analizzando i campioni di altre 146 persone che sono state poste precauzionalmente in quarantena. A quanto pare il contagio è stato individuato, lo scorso 4 luglio, in un pastore ricoverato presso l’ospedale dell’Urad Middle Banner, situato nella città di Bayannur. L’uomo è stato immediatamente isolato e sottoposto alle cure necessarie; al momento le sue condizioni di salute sono stabili.
Le misure contro la peste predisposte dalle autorità locali
Anche se finora si tratta di un caso isolato, le autorità sanitarie locali hanno subito alzato il livello di allerta: in particolare è stato disposto un piano per la prevenzione e l’eventuale controllo della peste, che durerà per tutto il 2020. Inoltre sotto accusa è finita la caccia: sono state prese misure per ridurne la diffusione e far diminuire il consumo di carne di animali selvatici. Infatti si pensa che la possibile causa del contagio sia da ricercarsi nel consumo di carne cruda di marmotta, abbastanza diffuso tra gli abitanti di queste zone. Quindi i governanti locali hanno invitato tutti i cittadini a segnalare eventuali scoperte di carcasse di marmotte o di esemplari malati, disponendo misure restrittive per l’intera area.
I pazienti contagiati dalla peste avevano mangiato carne di marmotta cruda
I responsabili sanitari locali ritengono che anche quest’ultimo caso di peste potrebbe ricollegarsi al consumo di carne cruda di marmotta. Infatti avevano mangiato carne di marmotta Pansoch Buyainbat, 27 anni, e suo fratello, di 17 anni, ricoverati nei giorni scorsi in due diversi ospedali nella provincia di Khovd con i sintomi della peste.
Purtroppo Pansoch verserebbe tuttora in condizioni critiche. Ed era stata sempre la stessa causa a far ammalare, nell'aprile del 2019, una coppia che viveva nella provincia mongola di Bayan-Ulgii: entrambi non ce l’avevano fatta a sopravvivere. Ma come mai le marmotte? La peste bubbonica è una malattia provocata da un batterio che viene diffuso dalle pulci, parassiti che di solito vivono su roditori selvatici proprio come le marmotte.
La peste bubbonica oggi non fa più paura come un tempo
La peste bubbonica è una patologia in grado di uccidere un uomo adulto in meno di 24 ore, qualora non fosse curata in tempo, ma che al giorno d’oggi può essere debellata con gli antibiotici disponibili. Secondo i ricercatori, nel mondo esistono ancora oggi i discendenti diretti di quei bacilli che hanno causato una drammatica epidemia nel XIV secolo: allora le persone uccise dalla peste furono circa 50 milioni. Questi batteri mietono ancora delle vittime, ma è altamente improbabile che possano generare un’epidemia, date le conoscenze sulla malattia e sui suoi meccanismi di trasmissione ormai acquisite da tempo.