Sono ancora sotto shock le sette ragazze superstiti dell’incidente che all’alba di giovedì scorso è costato la vita a Carlotta Martellini, la 18enne che era in vacanza con le amiche sull’isola di Mykonos in Grecia. I ricordi delle giovani sono ancora confusi per il grande spavento: le due jeep scoperte sulle quali si muoveva la comitiva, ciascuna con quattro occupanti, sono misteriosamente finite fuori strada e precipitate sulla scogliera sottostante. Ad avere la peggio è stata la più piccola del gruppo: “L’abbiamo vista volare via e poi è calato il buio” ripetono sconvolte le ragazze.
Nel corso della caduta Carlotta è stata sbalzata fuori dall’abitacolo della sua jeep: l’impatto contro le rocce è stato tragico per lei, tanto che i soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvarla. Viaggiava, come era accaduto di frequente nel corso della settimana di vacanza, sul sedile posteriore della vettura. Le sue compagne, invece, hanno riportato nel brutto incidente solamente diverse ferite e, nei casi più gravi, qualche frattura; comunque sono potute tutte ritornare in Italia.
La giovane deceduta nell’incidente frequentava il liceo linguistico
Nel frattempo la città di Perugia piange la sua giovane vittima, che frequentava l’Istituto Giordano Bruno nel quartiere Madonna Alta. Carlotta, descritta dai docenti della sua scuola come una ragazza solare e piena di vita, aveva da poco terminato il quarto anno del liceo linguistico e si era concessa una vacanza per festeggiare i 18 anni appena compiuti.
Era la più piccola del gruppo di amiche: tutte le altre ragazze avevano concluso il ciclo di studi presso il Liceo classico e musicale Annibale Mariotti di Perugia. Per loro il viaggio in Grecia era un premio per la maturità conseguita da qualche settimana: nessuna poteva di certo immaginare il tragico epilogo della villeggiatura, proprio nell’ultima notte passata insieme, prima di ritornare in Italia.
L’incidente è avvenuto a poche ore dal ritorno in Italia della comitiva
Per le otto amiche la vacanza era cominciata venerdì 17 luglio, quando la comitiva si era imbarcata su un volo diretto in Grecia dall’aeroporto di Fiumicino. Le attendeva una settimana di allegria e spensieratezza, di cui però adesso rimangono solo il dolore e le lacrime per la terribile tragedia.
Come si può vedere dalle immagini e dai filmati che le amiche hanno affidato ai social nei giorni precedenti l’incidente, tutto stava andando come programmato: le lunghe ore trascorse al mare, i balli e i canti al Tropicana, famoso locale sulla spiaggia di Mykonos, le magnifiche albe attese insieme sulla cima della scogliera. Proprio al termine dell’ultima di queste notti di divertimento, le giovani stavano rincasando nell’appartamento che avevano preso in affitto, quando si è verificato il drammatico incidente, lungo la strada provinciale che percorre l’isola, collegando Agios Stefanos con Fanari.
La polizia greca indaga sul tragico incidente
Subito dopo aver ricevuto le prime cure per le lesioni riportate nel tragico incidente, le sette amiche hanno raccontato la loro versione dei fatti alla polizia greca, che sta cercando di chiarire come mai le due jeep siano uscite di strada, proseguendo fino a terminare il loro viaggio sugli scogli.
Nel frattempo le sette ragazze sono tornate a casa, prendendo l’aereo sul quale anche Carlotta sarebbe dovuta salire, al termine della vacanza; nelle scorse ore le superstiti, ancora in stato di shock, sono state visitate anche dai medici dell'ospedale Santa Maria della misericordia di Perugia. Inizialmente si pensava che le autorità greche trattenessero le due giovani che erano alla guida delle jeep, ma poi è stato concesso anche a loro di rientrare in Italia, in attesa di conoscere le conclusioni degli inquirenti. Essendo la vittima dell’incidente italiana, oltre all’inchiesta locale, nelle prossime settimane potrebbe essere aperto anche in Italia un procedimento per indagare sulla morte della 18enne.