A Lutsk (Ucraina), una città a 400 km a ovest di Kiev, il pregiudicato Krivosh Maksim Stepanovich, classe 1975, alle 9 e 25 di mattina del 21 luglio ha preso in ostaggio 13 persone su un autobus di linea. L'Intelligence ucraina ha fatto scattare subito l'allerta bloccando tutte le vie del centro città. Rivela, inoltre, di aver sentito degli spari e visto danneggiamenti all'autobus ma assicura: "Non ci sono feriti".
I fatti
Tutte le autorità competenti si sono messe in moto per attuare la liberazione degli ostaggi. Il sequestratore ha chiesto come riscatto a numerosi personaggi pubblici, quali ministri, leader religiosi, presidenti di tribunali, procure e al parlamento, di registrare dei video e caricarli su You Tube in cui si sarebbero dovuti autoproclamare "terroristi legalizzati".
Al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto, inoltre, di pubblicare il documentario Earthlings che tratta il tema dello sfruttamento animale. Il presidente ha acconsentito alla sua richiesta in modo da indurlo a liberare gli ostaggi e da Facebook ha rassicurato la popolazione: "Sarà fatto tutto il possibile per risolvere la situazione senza che ci siano vittime".
Dopo più di 12 ore di terrore, gli ostaggi sono stati liberati. Il sequestratore si è consegnato alla polizia in seguito a uno scambio di varie telefonate con essa e con Zelensky. Nessuno degli ostaggi ha riportato ferite. Durante le ore di terrore Maksim non ha permesso loro di mangiare o bere, ma si è mostrato clemente nel far contattare a tutti i propri familiari.
Poco prima della sua resa aveva liberato un ragazzo adolescente insieme a una ragazza incinta e un'anziana.
Il profilo del sequestratore
Le autorità credono che questo personaggio abbia avuto la potenziale capacità di apportare seri danni ai suoi ostaggi e anche, probabilmente, alla popolazione della città. Infatti il sequestratore ha affermato di essere possesso di due bombe, alcune granate e un'arma automatica, oltre a una bomba posizionata in un luogo sconosciuto della città che minacciava di poter di far esplodere anche a distanza.
Subito dopo il sequestro dell'autobus con le persone a bordo, è stato lo stesso Maksim a contattare la polizia ammettendo il fatto. Così come ha riportato il vice ministro ucraino Anton Gerashchenko, in quel frangente si è presentato sotto il falso nome di Maksim Plokhoi, "Maksim il cattivo".
Il vice ministro Gerashchenko conferma l'identità dell'uomo nel pregiudicato Krivosh Maksim Stepanovich, cittadino ucraino proveniente da un villaggio di nome Gai, situato nella regione Orenburg (Russia). In un'intervista a Russia Today riporta che l'uomo è stato in carcere per dieci anni scontando condanne "per una serie di reati gravi", quali rapina, frode ed estorsione.