L'epidemia da Coronavirus sembra molto più sotto controllo in Italia che in altri paesi. Lo dicono i numeri. Adesso ci si interroga sul se ed eventualmente come il quadro italiano potrebbe essere inficiato dalla situazione a livello internazionale. L'Adnkronos sul tema ha scelto di sentire il professor Walter Pasini. Si tratta di un medico specializzato in epidemiologia, medicina dei viaggi, nonché presidente della Società internazionale di Medicina del turismo.
Pasini chiede la maggiore attenzione possibile alle Asl
Il professor Walter Pasini invita le Asl a osservare un elevato livello di attenzione nei confronti dei cluster.
Tuttavia, non manca di tirare frecciate al mondo della politica. Quello del medico è un intervento che riserva critiche bipartisan. Pasini mette quasi sullo stesso piatto della bilancia il fatto che una figura importante come il leader dell'opposizione (Matteo Salvini) rifiuti di indossare la mascherina in pubblico e la gestione della situazione da parte del governo di Giuseppe Conte. Proprio in relazione alla condotta governativa pone in risalto che a fronte della proroga dello stato d'emergenza, si palesino politiche nei confronti dei viaggiatori internazionali e migranti. "Consente - evidenzia Pasini - un'immigrazione selvaggia ed effettua pochissimi controlli su viaggiatori che provengono dall'Est Europa.
Coronavirus: Pasini spiega la stiuazione relativa ai migranti
L'epidemiologo sembra quasi manifestare preoccupazione sottolineando come ad oggi stia emergendo un'incapacità di "leggere correttamente ciò che succedendo". A suo avviso il miglioramento della condizione epidemiologica italiana sarebbe riferibile solo agli effetti positivi del lockdown. Oggi secondo Walter Pasini la situazione dei numeri non devono servire a generare rilassatezza, dato che in linea teorica esiste la possibilità che possano moltiplicarsi in poco tempo.
Pasini individua due strategia da mettere in atto affinché il riacutizzarsi dell'epidemia non avvenga per fattori provenienti dall'estero. A suo avviso dovrebbero diventare obbligatori i test per coloro i quali provengono dai paesi a rischio. Allo stesso modo sottolinea come la quarantena dovrebbe diventare "obbligatoria e forzata".
Farà discutere, invece, l'idea sull'immigrazione. Secondo l'epidemiologo bisogna "impedire con ogni mezzo l’immigrazione incontrollata dall’Africa attraverso barconi o barchette". L'idea che un migrante possa sbarcare, sfuggire ai controlli, agli isolamenti previsti e vagare tra la gente rappresenta un fattore di rischio importante. "Ogni positivo che sfugge - evidenzia può accendere nuovi focolai e provocare stragi".
Pasini ritiene che in questa fase particolarmente tesa sotto il profilo epidemiologico bisognerebbe trovare il modo di fermare i fenomeni migratori. Una scelta che andrebbe fatta mettendo da parte valutazioni ideologiche ed eventuali chiavi di lettura mosse da sentimento di pietà cristiana.