Un pozzo da ispezionare, un nuovo sopralluogo e, soprattutto, una nuova ipotesi investigativa. Dopo undici giorni di ricerche ancora non c’è traccia del piccolo Gioele con le forze dell’ordine che continuano a perlustrare la zona di Torre del Lauro, a Marina di Caronia (provincia di Messina), dove è stato ritrovato il corpo privo di vita della dj Viviana Parisi. Nelle scorse ore, su ordine del procuratore capo di Patti, è stato effettuato un nuovo sopralluogo da vigili del fuoco e polizia scientifica vicino al traliccio dove giaceva il cadavere della quarantatreenne originaria di Torino.

Al momento non si conoscono ulteriori dettagli su questa nuova attività investigativa se non che le indagini si sono concentrate su un terreno e un casolare mentre in precedenza era stato perlustrato un pozzo. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti anche quella dell’incidente-suicidio con Viviana Parisi che sarebbe andata nel panico nel vedere che il figlio non respirava più dopo il sinistro stradale.

Gioele potrebbe essere morto nell'incidente, Viviana Parisi sarebbe andata nel panico

Gli investigatori non escludono nessuna pista. Nemmeno quella che porta a una decisione estrema di Viviana Parisi che, resasi conto che Gioele non rispondeva alle sue sollecitazioni dopo l’incidente che ha coinvolto la sua Opel Corsa e un furgone a Caronia, avrebbe scavalcato il guard rail per nascondere il corpo del piccolo prima di decidere di farla finita buttandosi giù dal traliccio.

Da rilevare che la quarantatreenne stava attraversando un momento di forte depressione e che aveva sofferto, in particolare, il lungo periodo di lockdown. Tutti elementi che gli investigatori stanno valutando con estrema attenzione così come i tre video acquisiti in queste ore che attestano che il bambino era in auto con la dj di origini torinese a Sant’Agata Militello dove la donna si era recata venti minuti prima dell'incidente sulla Messina-Palermo.

Il piccolo era vivo durante la sosta a S. Agata Militello: la conferma da tre video

I filmati sono stati ricavati dagli impianti di videosorveglianza di un distributore di benzina oltre che dalle telecamere di due attività del comune in provincia di Messina. Dai frame a disposizione degli inquirenti, è emerso che Gioele era ancora in vita quando Viviana Parisi ha deciso di fermarsi per misteriosi motivi a Sant’Agata Militello.

Nel frattempo l’ematologo Vanin e i medici legali, con un geologo specializzato nella ricerca di corpi sottoterra, proseguono gli approfondimenti sul cadavere della quarantatreenne per individuare ulteriori dettagli utili ad accertare le cause del decesso.

Intanto è stato rinnovato l’appello alla famiglia di quattro persone che si sarebbe fermata per soccorrere la dj con padre e figlio che avrebbero seguito la donna dopo averla vista scavalcare il guard rail salvo poi tornare indietro e ripartire. Dalla mattina del 3 agosto, giorno dell’incidente, non si ha più traccia di loro.