Un bambino di 11 anni - nella notte tra il 29 e il 30 settembre - si è lanciato dal decimo piano di un palazzo al rione Chiaia di Napoli. Secondo quanto riferiscono i media locali e nazionali, il bambino si è schiantato sul ballatoio interno all'edificio. Ad accorgersi di quanto accaduto sono stati i suoi genitori, due professionisti molto stimati nel capoluogo partenopeo. La famiglia era andata a dormire tranquillamente: secondo una prima, sommaria ricostruzione dei fatti, il bimbo si sarebbe alzato dal letto e avrebbe compiuto il gesto in maniera del tutto volontaria.

Sul posto i carabinieri e la polizia

Sul luogo del fatto di cronaca sono arrivati i sanitari e gli agenti della polizia di Stato. I medici hanno tentato in ogni modo di rianimare il bimbo, ma al loro arrivo quest'ultimo era già deceduto. I militari hanno proceduto invece ad eseguire i rilievi del caso e vogliono vederci chiaro sulle cause del dramma. Si ipotizza che il bimbo possa essere stato vittima di una "challenge" sul web: si tratta di una serie di "sfide" in cui si spingerebbero i ragazzini a superare "prove" sempre più dure, fino a compiere anche gesti estremi. Tutto ciò è conosciuto molto bene dagli agenti della Polizia Postale, che ogni giorno sono impegnati a circoscrivere anche tali reati.

In Questura adesso è stato aperto un fascicolo d'inchiesta per istigazione al suicidio al momento a carico di ignoti. Come da prassi in questi casi il cellulare in dotazione al bimbo è stato posto sotto sequestro, questo in modo da eseguire tutti gli accertamenti tecnici del caso. Proprio sull'apparecchio telefonico potrebbero essere trovati elementi utili alle indagini.

Per motivi di privacy, ma anche per la delicatezza della vicenda, il nome dell'infante non è stato reso noto, questo per proteggere anche i suoi famigliari.

Il bimbo ha lasciato anche un messaggio

Le indagini sul caso partono da un messaggio contenuto in un biglietto che il bambino avrebbe lasciato alla madre poco prima di lanciarsi nel vuoto.

Proprio le parole dell'11enne lasciano presagire che dietro questo gesto estremo possa essere coinvolta anche una seconda persona. Come già detto in apertura per il momento non ci sono indagati, ma nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, forse potranno conoscersi ulteriori dettagli sull'episodio accaduto al quartiere Chiaia di Napoli. La notizia si è diffusa in breve tempo in tutta la zona. La polizia sta operando su delega della Procura e ogni ipotesi viene vagliata con attenzione. Si indaga anche alla ricerca di episodi di bullismo che potrebbero aver visto vittima proprio il bambino. Si attendono quindi ulteriori riscontri investigativi.