1250 piante di marijuana, per un peso complessivo di oltre seicento chili, per un valore di alcuni milioni di euro, sono state sequestrate la scorsa mattina dai carabinieri in una zona di campagna vicino al Lago di Prunaghe, nel comune di Sedilo, un paese in provincia di Oristano, in Sardegna. Le piante erano divise in tre piantagioni, completamente nascoste dalla vegetazione e protette da delle foto-trappole. Erano infatti presenti dei fili ad alta tensione, collegati a diversi generatori di corrente. Un metodo per tenere lontani i curiosi ma anche gli animali che avrebbero potuto rovinare la coltivazione di marijuana.
Le piante, secondo quanto accertato dai militari, erano alte quasi due metri. In parte erano anche già state essiccate. Ora gli abili investigatori dei carabinieri dovranno cercare di risalire al proprietario della piantagione: le indagini sono ancora in corso. Nel frattempo la grossa quantità di droga è stata sequestrata e verrà analizzata per accertarne la qualità.
La scoperta casuale
Lo scorso fine settimana, un carabiniere del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cagliari stava passeggiando insieme al suo cane nella campagne vicino al lago di Prunaghe, nel territorio di Sedilo, quando ha avvertito un forte odore di marijuana, inconfondibile. A quel punto il militare ha deciso di approfondire la ricerca e insieme al suo amico a quattro zampe si è inoltrato nella folta vegetazione.
Nel frattempo ha anche avvisato il comandante del suo reparto, il tenente colonnello Michele Lastrella, che ha subito attivato tutte le procedure del caso. Il responsabile del Nucleo investigativo ha infatti immediatamente deciso di inviare a Sedilo sia lo Squadrone Cacciatori di Sardegna, che l’undicesimo Nucleo Elicotteri dei carabinieri, con sede ad Elmas.
I militari in poco tempo hanno raggiunto la zona vicino al lago di Prunaghe e si sono messi alla ricerca della piantagione, aiutati anche dalle riprese aeree. Da ieri sera infatti, e per tutta la notte, i carabinieri hanno effettuato ininterrottamente una precisa perlustrazione con più di 40 militari.
La scoperta di tre piantagioni
Questa mattina, dopo ore e ore di lavoro, i carabinieri hanno individuato ben tre piantagioni di marijuana, tra l’altro poco distanti da loro e ben nascoste dalla folta vegetazione presente nella zona. I campi erano stracolmi di piante, tutte ben rigogliose, e pronte per essere tagliate e quindi messe ad essiccare. Tutte e tre le coltivazioni erano circondate da fili ad alta tensione che avrebbero provocato una scossa agli ignari visitatori ma anche agli animali che sarebbero potuti entrare. Chi ha messo in dimora le piantagioni insomma era una persona esperta, che ha preso tutte precauzioni del caso. Dopo aver disattivato l’alta tensione, i militari hanno estirpato le piante. Una quantità immensa che – nel mercato della vendita al dettaglio – avrebbe potuto fruttare milioni e milioni di euro.