Una morte misteriosa e inaspettata ha sconvolto la comunità di Zoppola, in provincia di Pordenone. Alessandra Francescutti, 45 anni, insegnante presso le scuole elementari di San Vito al Tagliamento, è stata ritrovata priva di vita dal marito, nel tardo pomeriggio di sabato 19 settembre: la donna era riversa a terra, nella sua abitazione, situata nella zona centrale del paese. Vicino al corpo erano presenti diverse tracce ematiche, anche se non è stato possibile chiarire immediatamente le circostanze del decesso. Sono intervenuti sul posto i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile: i militari dell’Arma al momento non escludono nessuna ipotesi sull’accaduto.

Le indagini sul decesso dell’insegnante

Le indagini – in mano ai carabinieri di Fiume Veneto, sotto la guida del comandante Eugenio Mortillaro – si muovono in tutte le direzioni, partendo dai pochi elementi certi, come le scoperta del corpo della vittima, avvenuta verso le 19:30, da parte del marito che era appena rientrato in casa insieme al figlio di sette anni. Subito l’uomo ha chiesto aiuto, ma – come hanno riscontrato i sanitari inviati tempestivamente sul posto dalla Centrale Sores di Palmanova – ormai per l’insegnante non c’era più nulla da fare. La salma della 45enne è stata messa a disposizione delle autorità giudiziarie per un’eventuale autopsia, che potrebbe chiarire le cause del decesso, avvenuto quando la vittima era sola nell’abitazione, situata in un edificio di diversi piani a ridosso della strada.

I primi rilievi hanno permesso agli inquirenti di isolare diverse tracce ematiche, che a prima vista non dovrebbero essere compatibili con un gesto estremo. Ma i carabinieri hanno mantenuto il massimo riserbo su quanto riscontrato dagli esperti e dal medico legale. A tarda sera il marito della 45enne è stato accompagnato in caserma per essere sentito sulla vicenda, insieme ad altri familiari e conoscenti della donna.

Le prime ipotesi su quanto accaduto all’insegnante

Da quel poco che è trapelato, la tracce di sangue individuate porterebbero gli inquirenti a scartare l’ipotesi di una morte violenta per mano di terzi. Secondo la ricostruzione che al momento risulta più plausibile, l’insegnante potrebbe essere rimasta vittima di un incidente domestico o di un malore: la 45enne potrebbe essere caduta accidentalmente, rimanendo gravemente ferita, oppure potrebbe essersi sentita male e solo dopo, di conseguenza, essere crollata a terra quando era a casa da sola, senza nessuno che la potesse aiutare.

Un’insegnante molto stimata in paese

In poche ore la notizia dell’improvvisa scomparsa dell’insegnante si è diffusa a Zoppola ed è giunta anche nella vicina Casarsa della Delizia, paese in cui la famiglia della donna è molto nota e dove la stessa 45enne era nata e cresciuta. Di fronte alla casa in cui è avvenuta la tragedia, posta sotto sequestro dai carabinieri per effettuare i rilievi, si sono radunate diverse persone, tra cui il sindaco di Zoppola, Francesca Papais. Alessandra era molto stimata come maestra: da appena 48 ore aveva ottenuto una cattedra a San Vito al Tagliamento, presso le scuole elementari. Aveva studiato alle magistrali di Sacile, prima di intraprendere la carriera di insegnante.

La notizia della scomparsa ha lasciato sgomenti i genitori della donna, Anellina, poetessa molto apprezzata per le sue opere in lingua friulana, e Giovanni, vicepresidente della sezione provinciale degli alpini. Sconvolta dall’accaduto anche la sorella della vittima, Elena, dipendente presso l’ufficio cultura del Comune di Pordenone.