Grave incidente per Michele Barcaiuolo, 41 anni, coordinatore e consigliere regionale di Fratelli d'Italia in Emilia-Romagna. Nella giornata di giovedì 22 ottobre, mentre percorreva l'A1 in località San Donnino (nel comune di Fidenza, in provincia di Parma), la sua auto è stata centrata da un masso. Gli agenti della polizia stradale di Modena Nord, che stanno indagando sul caso di cronaca, sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Autostrade per l'Italia, con una nota, ha comunicato di aver avviato un'istruttoria interna.
L'incidente sull'A1
Secondo quanto ricostruito finora, Barcaiuolo era diretto a Milano, quando, a pochi metri dall'uscita di Modena Sud, l’auto su cui viaggiava con altre due persone è stata colpita da un grosso sasso. A quanto sembra il masso, pesante oltre dieci chili, al passaggio di un tir si sarebbe staccato dal ponte che passa sopra il fiume Panaro. Parte del giunto avrebbe ceduto sfondando con forza il lato destro della vettura con a bordo, seduto sul lato passeggero, il coordinatore FdI.
Il conducente, dopo aver arrestato la macchina lungo la corsia di emergenza, ha immediatamente chiamato il 118 e, in pochi minuti, sono arrivati i soccorsi. Barcaiuolo è stato accompagnato d'urgenza all'ospedale di Baggiovara, dove è stato ricoverato in terapia intensiva.
Da quanto si apprende, le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Nelle scorse ore, diversi rappresentanti del mondo politico hanno voluto dimostrare vicinanza, anche via social, al consigliere Michele Barcaiuolo e ai suoi familiari. Tuttavia, non sono mancate le polemiche.
Autostrade ha avviato un'istruttoria
Sul posto, oltre alla Stradale che ha eseguito i rilievi del caso, sono intervenuti anche i tecnici di Società Autostrade che hanno provveduto a mettere in sicurezza il ponte. In una nota, il gruppo ha dichiarato di aver effettuato le "necessarie verifiche" sulla parte del cordolo di calcestruzzo che delimita un giunto di dilatazione della carreggiata.
Da quanto si apprende il suddetto cordolo, lo scorso maggio, fu oggetto di intervento da parte di una ditta appaltatrice esterna, alla quale sarebbe già stata inviata una contestazione formale.
In via cautelativa e per individuare altre eventuali anomalie di realizzazione, il personale di Autostrade ha provveduto ad ispezionare e demolire tutti gli altri punti della carreggiata interessati, nei mesi scorsi, da interventi. Inoltre, la società del gruppo Atlantia ha deciso di avviare un'istruttoria interna volta a ricostruire dettagliatamente "la tipologia, le modalità di esecuzione e le responsabilità delle diverse attività di manutenzione svolte sulla tratta".
Autostrade per l'Italia, già nella serata di giovedì, esprimendo "profondo rammarico per quanto accaduto" si è messa a diretta e completa disposizione dei famigliari del consigliere regionale Barcaiuolo.