Da martedì 3 novembre le elezioni americane stanno tenendo il mondo con il fiato sospeso. Ma come sempre, quando sta per avvenire un cambiamento politico così importante, le Fake News prendono il controllo di internet e di alcuni media. La redazione di Blasting News individua ogni settimana le bufale più popolari e le informazioni più fuorvianti per aiutarvi a distinguere verità da falsità durante questo periodo politico così complesso. Ecco le notizie false più condivise di questa settimana, di cui nessuna è legittima.
USA
Affermazione: Donald Trump si è rivolto alla nazione, sostenendo di essere stato derubato di un secondo mandato
I fatti: Giovedì 5 novembre, Donald Trump ha tenuto una conferenza stampa alla Casa Bianca sostenendo: “Stavamo vincendo in tutti i posti chiave, di molto, in realtà, e poi i nostri numeri hanno cominciato magicamente ad essere ridotti in segreto”.
Ha parlato di “voti illegali” e accusato “il voto per corrispondenza” dicendo: "Ha distrutto il nostro sistema. È un sistema corrotto e rende le persone corrotte anche se non lo sono, per natura. Ma diventano corrotte. È troppo facile”.
Verità: L’agenzia AP ha descritto l'affermazione di Trump come un “torrente di accuse inventate, in un audace tentativo di minare la legittimità delle elezioni negli Stati Uniti”. AFP Fact Check invece riferisce che le affermazioni del presidente degli Stati Uniti sono state condivise “senza prove”.
Per quanto riguarda il “voto per corrispondenza” che è stato “corrotto”, i funzionari statunitensi e gli osservatori internazionali hanno dichiarato che non è possibile che ci sia stata frode: “Semplicemente non c'è nessuna evidenza che sostenga la teoria della cospirazione in base a cui il voto per corrispondenza causi frodi”, ha detto Ellen Weintraub della Commissione Federale Elettorale degli Stati Uniti (FEC), secondo quanto scrive AFP.
Il New York Times ha descritto la conferenza stampa della Casa Bianca come un "torrente di falsità", e ha detto che "la maggior parte delle reti televisive hanno interrotto la copertura, spinti dalla convinzione che ciò che stava dicendo Trump non fosse vero”.
USA
Affermazione: I residenti di Queens Village, New York, hanno ricevuto le schede pre-votate per Joe Biden
I fatti: diversi utenti dei social media hanno condiviso uno screenshot di un tweet pubblicato da Jake Novak, che si identifica come editorialista freelance alla CNBC, come riporta Reuters.
Il post mostra la foto di una votazione con il nome di Joe Biden già votato. La didascalia recita: “Diversi residenti del Queens Village (NY) stanno ricevendo le schede pre-votate per Joe Biden e gli è stato detto di rispedirle alla commissione elettorale. Questo è palesemente ILLEGALE”.
Verità: l'account Twitter ufficiale della Commissione elettorale di New York City ha risposto a questo tweet dicendo: “In realtà sembra che sia stato compilato a mano e come abbiamo dichiarato in precedenza, non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione!”. In seguito hanno completato la risposta aggiungendo: “Abbiamo comunicato direttamente con l'elettore in questione, che ha ricevuto una scheda non compilata. È semplicemente falso!”.
Come riferisce Reuters, i funzionari della commissione elettorale di New York hanno contattato l'elettore che ha dichiarato di aver ricevuto una scheda integra e compilata da lui stesso, ma poi l'ha erroneamente inviata al suo vecchio indirizzo nel Queens. Twitter ha riportato il post aggiungendo un banner sul tweet che diceva: “Questa affermazione sui brogli elettorali è contestata”.
BREAKING NEWS: Several Queens Village (NY) residents are receiving pre-filled out ballots for Joe Biden and being told to just send them back to the Board of Elections. This is blatantly ILLEGAL pic.twitter.com/WuEozBu7XY
— Jake Novak (@jakejakeny) October 29, 2020
USA
Affermazione: i funzionari elettorali della Virginia si sono portati a casa le schede nella notte delle Elezioni
I fatti: diversi post sono stati condivisi su Twitter la mattina dopo le elezioni generali del 3 novembre: “Gli scrutatori della Virginia hanno deciso di chiudere e...sentite bene...hanno preso le schede non ancora contate e se le sono portate a casa”.
Nei post si sostiene che l’accusa provenga dal canale televisivo via cavo One America News Network (OANN).
Verità: questa affermazione è stata smentita da Andrea Gaines, portavoce della commissione elettorale della Virginia, riferisce l'agenzia Reuters. La funzionaria ha inviato un’email all’ufficio di fact-checking dicendo: “I funzionari elettorali non portano a casa le schede elettorali”, ma le custodiscono in un luogo sicuro. Aggiunge Reuters, “non è stato trovato alcun reclamo sul sito web o sugli account dei social media di OANN”.
USA
Affermazione: un video mostra le schede di Trump che vengono bruciate
I fatti: un video condiviso migliaia di volte su Twitter mostra un uomo che si presume stia bruciando un sacchetto di schede elettorali a Virginia Beach.
Nel video l'uomo sostiene che la busta contiene “circa 80” schede elettorali per Trump. Il video è stato condiviso anche da uno dei figli di Trump, Eric.
Verità: Secondo Reuters, i funzionari di Virginia Beach hanno detto che l'affermazione è falsa e che i documenti che appaiono nel video sono schede elettorali campione, non quelle ufficiali usate nelle elezioni.
Burning 80 Trump Ballots https://t.co/NGC2naMHhR
— Eric Trump (@EricTrump) November 4, 2020
USA
Affermazione: gli addetti al voto ai seggi dell'Arizona hanno fornito agli elettori di Trump dei pennarelli che invalidano le schede elettorali
I fatti: alcuni post condivisi sui social media sostengono che gli addetti al voto in Arizona abbiano fornito agli elettori di Trump dei pennarelli per compilare le loro schede, il che invaliderebbe le schede rendendole illeggibili dalle macchine per il voto.
Come la precedente, anche questa affermazione è stata condivisa da Eric Trump.
Verità: Secondo il New York Times, i funzionari dell'Arizona hanno detto che l'affermazione è falsa e che i voti registrati con i pennarelli sarebbero stati comunque contati.
— Eric Trump (@EricTrump) November 4, 2020
Francia
Affermazione: Trump ha vinto in Arizona, Georgia e Pennsylvania e quindi ha quasi vinto le elezioni presidenziali
I fatti: Venerdì 6 novembre, il comitato Trump in Francia ha condiviso su Facebook una mappa elettorale che mostrava che i risultati condivisi dalla stampa erano “ovviamente falsi”. Nel post si afferma che Trump ha vinto in Arizona, Georgia e Pennsylvania, mentre i risultati del Wisconsin sono ancora indecisi, come mostra la mappa.
Il post dice che Donald Trump ha raggiunto 264 voti e sarebbe quindi a un passo dalla rielezione.
Verità: come riferisce Le Monde, venerdì 6 novembre si stavano ancora contando i voti in Arizona, Georgia e Pennsylvania, il che significa che nessun candidato si era assicurato la vittoria. Per quanto riguarda il Wisconsin, Joe Biden ha vinto, ma Donald Trump ha detto che vuole presentare ricorso, continua Le Monde.
Les cartes qu'on vous présente dans la presse sont évidemment mensongères.
Voici la carte réelle 🔽 pic.twitter.com/P9lKZPwSsa
— Comité Trump France (@TrumpFrance) November 5, 2020
BRASILE
Affermazione: il Wisconsin ha più voti degli elettori registrati
I fatti: alcuni post condivisi su Facebook e Twitter affermano che il Wisconsin ha 3.129.000 elettori registrati e 3.239.920 schede elettorali contate.
I post suggeriscono che il conteggio sarebbe stato truccato a vantaggio del candidato democratico Joe Biden.
Verità: La Commissione elettorale del Wisconsin ha riportato sul suo Twitter ufficiale che, al primo novembre, lo stato aveva 3.684.726 elettori registrati.
AMERICA LATINA
Affermazione: Kamala Harris ha detto che finanzierà i nemici di Israele
I fatti: un sito web chiamato Bibliatodo Noticias ha pubblicato un articolo all'inizio di questo mese in cui si afferma che durante una recente intervista con The Arab American News, la candidata democratica alla vicepresidenza, la senatrice Kamala Harris, ha annunciato la sua intenzione di “creare uno Stato palestinese all'interno dei confini di Israele, congelando il numero di ebrei autorizzati a vivere in Giudea e Samaria”.
Verità: Kamala Harris ha rilasciato un'intervista a The Arab American News, ma la sua dichiarazione è diversa da quella condivisa da Bibliatodo Noticias. “Io e Joe crediamo nel valore di ogni palestinese e di ogni israeliano e lavoreremo per assicurare che palestinesi e israeliani godano di pari misure di libertà, sicurezza, prosperità e democrazia. Ci impegniamo a favore di una soluzione a due Stati, e ci opporremo a qualsiasi passo unilaterale che metta a repentaglio questo obiettivo. Ci opporremo anche all'annessione e all'espansione degli insediamenti. E prenderemo misure immediate per ripristinare l'assistenza economica e umanitaria al popolo palestinese, affrontare la crisi umanitaria in corso a Gaza, riaprire il consolato degli Stati Uniti a Gerusalemme Est e lavorare per riaprire la missione dell'OLP a Washington”, ha detto Harris.
ITALIA
Affermazione: il voto di un elettore nato nel 1823 è stato contato a Detroit
I fatti: diversi post condivisi su Facebook mostrano uno screenshot di FOX 2 in cui si afferma che a Detroit, Michigan, dove Joe Biden è in testa, ci sono chiari segni di frode, compreso il conteggio del voto di un elettore nato nel 1823.
Verità: Fox 2 ha smentito l'affermazione pubblicando un articolo dal titolo “La foto che sostiene che l'elettore di Detroit nato nel 1823 è relativa ad una causa legale del 2019, ormai risolta”. “Non credete a tutto quello che vedete sui social media. Possono essere cose vecchie, fuorvianti o bugie belle e buone. Questa foto è vecchia, il problema risolto, ma ora viene usata per diffondere la disinformazione”, ha scritto FOX 2.