Si complica la situazione di Claudio Nanni, il 53enne indagato a piede libero per omicidio volontario pluriaggravato in concorso con persona ignota dopo il delitto di Ilenia Fabbri, l'ex moglie. Sabato 6 febbraio, la 46enne è stata trovata sgozzata nella sua abitazione di via Corbara, a Faenza, Ravenna. Secondo un testimone, avrebbe minacciato di morte la ex.
Ilenia Fabbri, parole intimidatorie dell'ex e sospetti
Pesanti sfoghi di rabbia contro l'ex moglie. Frasi come: "Se continua così, prima o poi le mando qualcuno a farle la festa". In almeno un paio d'occasioni, un testimone avrebbe sentito Nanni dire parole intimidatorie contro l'ex, dopo aver incontrato un legale in un periodo segnato da un contenzioso civilistico tra i due che si concluse con l'assegnazione della casa di via Corbara alla donna.
Parole che basterebbero a fornire il movente di un omicidio.
Da subito, gli inquirenti hanno scartato la pista passionale sospettando che si sia trattato di un delitto su commissione, che qualcuno abbia ingaggiato un sicario che si è introdotto in casa di Ilenia Fabbri per poi ucciderla in pochi minuti, e che il movente sia economico. A ciò si aggiunge che la persona che avrebbe sentito Nanni dire frasi pesanti come macigni, si è presentata spontaneamente in commissariato. Agli inquirenti, l'arduo compito di capire se siano state parole dettate da un livore momentaneo o abbiano annunciato un omicidio premeditato e, nel caso, cercare le prove. Chi indaga vuole capire se quel qualcuno che Nanni aveva minacciato di mandare in casa dell'ex moglie, sia la persona che sabato scorso alle sei di mattina, si è introdotto realmente nell'abitazione, forse fornito di una copia della chiave, si è diretto nella camera della donna cercando di soffocarla, l'ha inseguita per le scale, l'ha immobilizzata al pavimento spingendola con il tacco di una scarpa e infine l'ha accoltellata nel vano cucina.
Ilenia Fabbri, causa di lavoro contro l'ex
Tra Nanni e la vittima, reduci da una separazione burrascosa avvenuta nel 2018, era in corso una causa di lavoro. Ilenia Fabbri reclamava dall'ex marito 100mila euro, una somma accumulata negli anni in cui aveva lavorato presso l'ex impresa di famiglia, l'officina di lui perquisita, senza essere retribuita.
Si sarebbero dovuti incontrare in tribunale: l'udienza era fissata per il 26 febbraio. Ci sarebbero state buone probabilità che la donna vincesse la vertenza.
Prima del contenzioso civilistico sull'assegnazione del patrimonio coniugale, c'era stata nel 2017 una denuncia per maltrattamenti, poi archiviata: lei, in un'occasione, sarebbe stata aggredita fisicamente e con minacce gravi.
La donna aveva denunciato che il marito la faceva pedinare con un gps a calamita attaccato all'auto, temendo che la tradisse. All'epoca, Ilenia Fabbri si era anche rivolta a un centro antiviolenza. In seguito, Ilenia aveva intrapreso una nuova relazione sentimentale, era felice e voleva sposarsi presto. Conoscenti e amiche hanno raccontato che avrebbe avuto paura dell'ex marito.
Ilenia Fabbri, sagoma ripresa da una telecamera
Una telecamera di sorveglianza privata di una via della zona, avrebbe ripreso una sagoma, in un orario compatibile con quello dell'omicidio, allontanarsi. Inoltre, tra giovedì e venerdì, la Scientifica nel corso di un nuovo accertamento tecnico irripetibile, fatto anche con l'uso di luminol, nell'abitazione di Ilenia Fabbri, ha isolato tracce biologiche che non sembrerebbero essere della vittima.
Potrebbero essere dell'assassino: la vittima potrebbe avere reagito all'aggressione, riuscendo forse a ferire l'omicida. Se così fosse, si potrebbe risalire al suoi Dna.
"Davvero? Impossibile, non ci credo": queste le parole del 53enne quando gli è stato consegnato l'avviso di garanzia. A Nanni sono stati sequestrati computer, telefonini, carte. Il meccanico ha ammesso che non sapeva che nell'ex casa coniugale era rimasta a dormire un'amica della figlia Ilaria, avuta dal matrimonio con Ilenia. L'amica, alle 6:06 ha lanciato l'allarme, terrorizzata dopo aver scoperto la presenza di un intruso in casa ed essersi barricata in una stanza. La ragazza ha dichiarato di aver sentito Ilenia Fabbri urlare al suo assassino: "Chi sei?
Cosa vuoi?".
Unica testimone, ha fornito un parziale identikit del killer visto solo di sfuggita: un uomo alto e robusto. Poco prima, Nanni era passato a prendere la figlia: si erano messi in viaggio verso Milano dove avrebbero dovuto ritirare un'auto presso un concessionario. Una circostanza che gli fornirebbe un alibi, ma che è un ulteriore elemento che insospettisce la Procura. "Non so come e quando, ma ti farò giustizia", ha scritto la figlia Ilaria nel messaggio alla mamma lasciato su mazzo di fiori davanti al cancello di casa.