Proseguono le indagini sul delitto di Ilenia Fabbri: i rilievi nell’abitazione di via Corbara a Faenza (Ravenna) hanno dimostrato che la 46enne è stata sorpresa in camera da letto dall’assassino. La porta di ingresso dell’appartamento di due piani è stata trovata socchiusa, senza che ci fossero particolari segni di effrazione, così come le finestre di casa sono risultate tutte integre: questo particolare ha portato a ipotizzare che la vittima potesse conoscere il killer, anche se al momento si seguono tutte le possibili ipotesi. In particolare, durante le ultime analisi sono state isolate alcune macchie di sangue anche al secondo piano e sulle scale della residenza: questi elementi dimostrano come l’aggressione sia cominciata qui per poi concludersi al piano di sotto, dove Ilenia è stata accoltellata alla gola, intorno alle 6 della mattina, lo scorso 6 novembre.
Infine nessuna impronta sospetta, riconducibile all’autore dell’omicidio, è stata rilevata sulla scena del crimine, o anche all’esterno dell’abitazione, in una zona priva di telecamere di sorveglianza. Nelle prossime ore si attendono i risultati di esami più approfonditi, che mirano a isolare tracce del dna dell’assassino nel luogo del delitto.
I pochi punti fermi sul delitto di Ilenia Fabbri
Al momento il mistero sulla morte di Ilenia Fabbri appare ancora lontano dalla soluzione: il delitto è avvenuto in un tranquillo quartiere residenziale di Faenza, in una zona dove raramente si sono registrati nel recente passato episodi di Cronaca Nera di un certo rilievo. Tra i pochi punti certi della vicenda c’è l’arma utilizzata per uccidere la 46enne, un coltello per il pane, che poi è stato risciacquato nel lavello della cucina, a pochi passi dal corpo della vittima.
In molti tra i vicini di casa hanno sentito le urla della donna verso le sei di mattina. È stata svegliata dal trambusto anche l’amica ventenne della figlia di Ilenia, ospite nell’appartamento in quelle ore: è stata lei a dare l’allarme. Tutti questi elementi hanno permesso agli inquirenti di circoscrivere l’ora del decesso in una manciata di minuti intorno alle 6 di mattina, anche perché la figlia di Ilenia aveva lasciato casa verso le 5.45 per recarsi in auto nel milanese con il padre, l’ex marito di Ilenia.
Interrogati familiari, vicini e amici di Ilenia
Nelle scorse ore c’è stato un vertice tra il procuratore capo di Ravenna Daniele Barberini, la pm Angela Scorza e il dirigente della squadra mobile Claudio Cagnini per fare il punto della situazione: ci si è soffermati su quei 15 minuti trascorsi da quando la figlia di Ilenia ha chiuso la porta di casa per raggiungere l’auto del padre e la morte della 46enne, che l’autopsia ha confermato essere avvenuta verso le sei.
Gli inquirenti hanno interrogato i vicini, i parenti e gli amici della vittima. In particolare ci si è concentrati su quattro persone: la figlia, l’amica che era nell’appartamento, l’attuale compagno di Ilenia – un idraulico – e l’ex marito, che possiede un’autofficina. Tutti loro però sembrano avere un alibi di ferro, visto che padre e figlia erano insieme in viaggio verso Milano e il nuove compagno vive in un’altra zona. Il procuratore Barberini ha scagionato anche l’amica: “Al momento non abbiamo alcun motivo per dubitare della sua versione – ha chiarito – la ragazza ha anche visto un uomo scappare via di corsa”.
La burrascosa fine del matrimonio tra Ilenia e l’ex marito
Il procuratore ha dichiarato che il movente passionale è escluso.
La relazione tra Ilenia e l’ex marito si era conclusa da tempo: la coppia aveva divorziato nel 2018 su iniziativa della donna che, nel 2017, aveva denunciato il coniuge per violenza, ma la vicenda si era conclusa con un’archiviazione. Tuttavia tra i due era ancora in corso un contenzioso civile, dovuto al mancato pagamento di compensi per decine di migliaia di euro, visto che Ilenia aveva lavorato a lungo nell’officina meccanica di famiglia, prima di essere assunta in una concessionaria di auto di Faenza.