Dieci chili di marijuana racchiusi all'interno di un bustone di plastica di colore nero sono stati recuperati, nel pomeriggio del 18 febbraio, dai carabinieri all'interno di un'automobile fermata per un normale controllo di routine all'ingresso del centro abitato di Porto Torres. In manette, con la pesante accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono finite tre persone: P. R., 29 anni, imprenditore originario di Porto Torres, R. A., 42 anni, e S. M., 56 anni, anche loro abitanti a Porto Torres. I tre, dopo tutti i controlli di rito, sono stati rinchiusi in una cella del carcere 'Cesare Bacchiddu' di Bancali, una frazione a pochi chilometri da Sassari, in attesa di essere sentiti dal magistrato di turno che si occuperà del caso.
Ora gli arrestati dovranno trovarsi un avvocato che li difenda dalle accuse mosse dalla Procura. I carabinieri, nella perquisizione delle abitazioni dei tre, hanno recuperato anche cocaina, altra marijuana, bilancini di precisione, della mannite (una sostanza usata per tagliare la cocaina) e anche numerose cartucce. Mentre nell'auto 'civetta' dei presunti complici hanno recuperato un grosso coltello a serramanico lungo ben 19,5 centimetri.
Un normale posto di blocco
I carabinieri della compagnia di Porto Torres, nel pomeriggio di ieri, erano impegnati in un normale controllo di routine proprio all'ingresso della cittadina turritana. Ad un certo punto hanno notato due auto che una dietro l'altra procedevano ad un'andatura piuttosto sostenuta.
Fatto che ha acceso un campanello d'allarme nei militari che hanno voluto approfondire la situazione. Sembrava infatti che la prima auto, al cui interno c'era una sola persona, facesse quasi da apripista all'altra vettura nella quale c'erano altre due persone. In parole povere, nel caso di un possibile controllo, l'auto 'civetta' avrebbe dato il via libera all'altra auto.
Per questo motivo, quando le vetture sono arrivate all'ingresso di Porto Torres, sono state fermate contemporaneamente dai carabinieri per un normale controllo stradale. Ed è stato proprio l'atteggiamento dei tre che ha confermato i sospetti dei militari. Erano infatti piuttosto agitati come se stessero nascondendo qualcosa, fatto che ha portato i carabinieri ad effettuare un controllo più approfondito nell'auto e poi nelle abitazioni dei tre arrestati.
Le perquisizioni
I carabinieri, dopo aver perquisito le due automobili, hanno individuato e controllato le tre abitazioni in cui risiedevano i tre arrestati. Nella prima casa hanno recuperato 80 grammi di cocaina purissima, 0,19 grammi di marijuana e anche un bilancino di precisione con evidenti tracce di sostanze stupefacenti. Nella seconda abitazione, invece, gli investigatori hanno trovato due grammi di mannite, una sostanza utilizzata per “tagliare” e allungare la cocaina e anche cinque cartucce calibro 5.56 nato e sette cartucce calibro 9 nato, munizionamento utilizzato soprattutto per armi da guerra. La perquisizione poi è stata estesa anche ad un'altra abitazione dove, in una pertinenza della casa, i carabinieri hanno trovato 25 grammi di marijuana, un 'trita erba' e anche un altro bilancino di precisione.
A quel punto i tre sono stati dichiarati in arresto e sono stati accompagnati nel Bancali, tutti in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto ma anche di ulteriori provvedimenti. Tutto il materiale recuperato dagli investigatori dei carabinieri è stato sequestrato.