Ci sono ancora ombre riguardanti l'omicidio di Ilenia Fabbri avvenuto lo scorso 6 febbraio a Faenza (Ravenna). Al killer, infatti, non sarebbero bastate le chiavi di casa per entrare nell'abitazione della donna, sita in via Corbara. Ilenia avrebbe avuto l'abitudine di chiudere ogni sera i ganci di sicurezza e la porta tagliafuoco. Impossibile accedere nella casa, certo, ma non il giorno del delitto, quando tali sicurezze erano state tolte alla porta, in quanto la figlia di Ilenia sarebbe dovuta uscire presto per un viaggio assieme al padre, A uccidere la 46enne, secondo le ipotesi degli inquirenti, sarebbe stato Pierluigi Barbieri.

Mandante dell'omicidio di Ilenia sarebbe stato invece l'ex marito della donna, Claudio Nanni. La vittima avrebbe subito nel corso del tempo numerosi maltrattamenti e minacce da parte dell'uomo.

Ilenia Fabbri: dubbi su come sia entrato il killer

Presso l'abitazione di via Corbara, Ilenia Fabbri era solita trascorrere settimane "alternate": una da sola (a volte assieme al nuovo compagno, con cui aveva progettato di sposarsi) e un'altra in compagnia della figlia 16enne. Il killer sarebbe entrato tramite una porta da cui in teoria sarebbe stato impossibile accedere, anche nel caso fosse stato in possesso delle chiavi.

La spiegazione è semplice: Ilenia era solita chiudere ogni sera i ganci di sicurezza e la porta tagliafuoco. Rafforzamenti di sicurezza che impedivano qualsiasi tipo di accesso.

Ammesso dunque che il killer fosse stato in possesso di un doppione delle chiavi, avrebbe comunque avuto bisogno di un complice già presente all'interno della dimora che togliesse i ganci di sicurezza. Tale elemento è stato messo in luce dalla procura di Ravenna. Questa e altre anomalie sono state elencate nell'ordinanza del Gip Corrado Schiaretti nell'ambito di indagini riguardanti la donna trovata senza vita a inizio febbraio all'interno della palazzina dove viveva.

Sarebbe stato impossibile di norma entrare da quella porta

La procura ha messo in luce l'anomalia dell'accesso del killer di Ilenia Fabbri all'interno dell'abitazione della donna. Nell'ordinanza di custodia cautelare del Gip Corrado Schiaretti si evidenzia come sarebbe stato possibile disattivare i dispositivi posti sulla precitata porta solamente nel caso in cui ci fosse stato già qualcuno nell'abitazione. Ne consegue che qualcuno che avesse cercato di entrare, pur avendo a disposizione le chiavi, non ci sarebbe riuscito di norma, fatta eccezione per il giorno dell'uccisione di Ilenia. Quel 6 febbraio, infatti, la figlia della vittima doveva uscire perché c'era in programma un viaggio in Lombardia assieme al padre.

Erano le 6 del mattino. Nessuno, dunque avrebbe comunque chiuso nuovamente la porta tagliafuoco e i ganci dall'interno.

L'arresto del marito e del presunto killer

Il marito di Ilenia Fabbri, Claudio Nanni, è stato arrestato assieme a Pierluigi Barbieri. Quest'ultimo è ritenuto essere l'assassino materiale della donna. Barbieri risulta essere stato condannato lo scorso 20 gennaio a cinque anni e quattro mesi di reclusione per aver spaccato a un disabile le dita di una mano servendosi di un manganello. Riguardo a Claudio Nanni, l'uomo non sapeva che l'amica di sua figlia fosse presente in casa la notte dell'omicidio di Ilenia. La ragazza, accortasi di quanto stava succedendo in casa, aveva contattato telefonicamente la figlia di Ilenia Fabbri e suo padre mentre erano in auto.