È stata presentata al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite una risoluzione che avrebbe eliminato o interrotto le sanzioni economiche relative ad alcuni stati come Cuba, Venezuela, Siria ed Iran, per aiutarli a fronteggiare meglio la difficile situazione economica data dalla pandemia.

La proposta è stata portata avanti da Cina, Azerbaigian e Palestina, rappresentando il Movimento dei Paesi non Allineati ( un vecchio retaggio della guerra fredda), ed è stata approvata con 30 voti favorevoli, 15 contrari e 2 astenuti.

Tra i paesi che hanno votato in maniera contraria è presente l’Italia, la quale è completamente allineata con altri Paesi del blocco atlantico del mondo occidentale e, soprattutto, con Stati Uniti.

La situazione economica

La situazione negli Stati che subiscono le sanzioni, come ha denunciato Maduro ( presidente del Venezuela), è particolarmente grave e compromessa. La crisi economica è ulteriormente peggiorata e in Venezuela lo stato ha difficoltà ad acquistare una quantità sufficiente di vaccini. Sempre secondo Maduro il comportamento della comunità internazionale nei confronti del suo paese servirebbe a far salire al governo Juan Guaidò, il capo dell’opposizione, che per Maduro avrebbe l’appoggio della comunità internazionale. Il governo venezuelano, infatti, avrebbe difficoltà ad accedere ai 30 miliardi di dollari che servirebbero per usufruire del piano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per vaccinare le zone più povere del pianeta.

La vecchia votazione

Questa votazione fa eco ed un’altra risoluzione, presentata un anno fa dalla Russia in occasione di un’assemblea delle Nazioni Unite. Anche in occasione di quella votazione l’Italia, insieme a tutta l’Unione Europea e gli Stati Uniti, espresse un voto contrario, nonostante solo poche settimane prima, nel momento più buio della pandemia nel nostro paese, le brigate mediche inviate da Cuba fossero state salutate con affetto dal governo e dalla popolazione.

Le proteste

Il voto dell’Italia, malgrado l’esito favorevole della votazione, ha alzato molte polemiche nel nostro paese. Erasmo Palazzotto, deputato di Liberi e Uguali, facendo riferimento proprio alle brigate mediche cubane ha dichiarato: “La pandemia ha mostrato l’importanza della solidarietà”. Anche Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, con un post su Facebook ha ricordato i medici cubani e criticato il voto contrario dell’Italia nell’assemblea delle Nazioni Unite.

Da molte parti politiche di è quindi alzata la voce che accusa l’Italia di memoria storica troppo corta, sostenendo che lo stato cubano non abbia esitato ad inviare i propri medici durante l’emergenza Covid.