Alessandro Asoli, 19enne di Ceretolo di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, è in stato di fermo con l'accusa di omicidio e di tentato omicidio. Avrebbe avvelenato la mamma separata e suo marito, che non è il padre del ragazzo, con i quali conviveva mettendo del veleno in una pietanza da lui stesso preparata. Il patrigno, Loreno Grimandi di 57 anni, è deceduto. La mamma, Monica, di 56 anni, è ricoverata in ospedale. La tragedia è avvenuta ieri, 15 aprile, all'ora di cena.

Casalecchio, le urla della mamma: 'Aiuto, chiamate i carabinieri'

Nella puntata odierna di Pomeriggio Cinque, una vicina di casa che abita sullo stesso piano della famiglia di Alessandro Asoli - il terzo di una palazzina della zona residenziale di Ceretolo, in via della Costituzione, al civico 19 - ha raccontato cosa ha sentito e visto ieri sera. All'ora di cena, tra le 20 e 30 e le 21, sia lei che suo marito hanno sentito urla molto forti e riconosciuto la voce di Monica, la mamma di Alessandro Asoli che diceva: "Aiuto, aiuto, chiamate i carabinieri'.

Suo marito ha preso a calci la porta nel tentativo di buttarla giù, perché pensava che il marito di Monica la stesse picchiando. La vicina ha anche provato ad aprire la porta con una scheda, ma era chiusa dall'interno.

Quindi hanno chiamato i carabinieri. Nell'attesa che arrivassero, Monica era riuscita ad aprire la porta di casa per poi accasciarsi a terra dolorante. La vicina ha riferito che aveva lividi e che le aveva detto che il figlio l'aveva presa a pugni, cercando anche di soffocarla con un cuscino. Entrata in casa, la dirimpettaia ha visto il marito di Monica agonizzante, "una scena che non avrei neanche voluto vedere".

Quando è arrivata l'ambulanza, i sanitari hanno provato a rianimarlo, ma Loreno Grimandi non ce l'ha fatta. Trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, è stato dichiarato morto intorno alle 22 e 30. Anche Monica è stata portata all'ospedale di Bologna. Nel frattempo, il figlio Alessandro è stato visto fuggire da altri vicini, a piedi scalzi, e con un paio di scarpe in mano.

Un piatto di pennette con salmone e nitrato di sodio

I militari hanno rintracciato il ragazzo dopo circa un'ora a casa della nonna materna. Durante la fuga si era sbarazzato del telefonino lasciandolo in modalità aerea per non essere rintracciato. Il cellulare è stato recuperato. Portato in caserma, il ragazzo, è apparso in stato confusionale. Nella notte, è stato interrogato dalla pm Rossella Poggioli, che coordina le indagini dei carabinieri della compagnia Borgo Panigale: non avrebbe reso una confessione. Fermato con l'accusa di omicidio aggravato, è stato poi trasferito nel carcere di Bologna.

Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, il ragazzo si sarebbe offerto di preparare la cena.

Avrebbe cucinato pennette al salmone in cui avrebbe aggiunto una sostanza velenosa. Un bicchiere contenente una sostanza è stato trovato in cucina, ma deve essere ancora analizzato dalla Scientifica dei carabinieri. Il marito di sua madre avrebbe mangiato metà piatto, per poi cominciare subito a stare male, Monica solo due o tre forchettate di pasta. Allo stato attuale, la donna non è in pericolo di vita, ma nel suo corpo ci sono tracce di veleno. "Ci ha avvelenati, ha ucciso il mio compagno", avrebbe detto la mamma ancora lucida all'arrivo dei carabinieri. Per la vicina di casa la donna aveva capito che sarebbe stata avvelenata. Prima dell'arrivo dell'ambulanza, le ha riferito che il figlio le avrebbe detto "perché non muori?" mentre cercava di soffocarla con un cuscino.

Evento inspiegabile

I condomini sotto shock hanno trascorso una notte insonne. L'accaduto li ha sconvolti. Tutti conoscono Alessandro Asoli e lo hanno descritto come un bravissimo ragazzo, gentile, cordiale, educato, e hanno descritto sua madre e il marito come persone a modo. Non possono credere che quel ragazzo possa aver fatto una cosa del genere. "Se è stato lui, non si spiega", ha riferito un vicino.

Nel frattempo è emerso un quadro problematico. Nell'ultimo periodo, il ragazzo era seguito da uno psichiatra e avrebbe compiuto gesti autolesionistici. Anche Benno Neumair, reo confesso del duplice omicidio dei genitori, aveva compiuto gesti autolesionistici e avrebbe dovuto essere seguito da uno psichiatra.

Secondo i carabinieri, il gesto di Alessandro sarebbe stato pianificato. Il giorno prima la vicina l'ha sentito dire alla mamma che l'indomani avrebbe fatto la pasta. A Termini Imerese, è stata arrestata Loredana Graziano. Due anni fa avrebbe ucciso suo marito, Sebastiano Musico, avvelenandolo con il cianuro per stare con l'amante. Quella di Musico era sembrata una morte naturale, ma le indagini avrebbero scoperto un omicidio.