Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, la bimba di 4 anni scomparsa a Mazara del Vallo il 1° settembre 2004, fu soggetta a intercettazioni ambientali. La donna venne intercettata anche in auto. Infatti le cimici furono rinvenute sia all'interno della vettura che nell'abitazione della donna. A darne notizia è stato il giornalista Milo Infante durante una recente puntata del programma di Rai 2 Ore 14. Alcuni anni fa la madre di Denise trovò alcune microspie dentro le prese elettriche di casa sua. Inoltre, Piera durante un controllo alla sua automobile, scoprì che qualcuno aveva piazzato un impianto di intercettazione nell'abitacolo della vettura.

Piera Maggio intercettata per dieci anni

In una recente puntata di Ore 14, Milo Infante, rivolgendosi al pubblico, ha parlato di un fatto che, a suo dire, non avrebbe potuto raccontare, poiché si trattava di un'informazione molto riservata. Una notizia che lo staff del programma Rai non è stato autorizzato a rivelare nella sua completezza. Una notizia relativa alla sparizione della piccola Denise Pipitone. Ciò che il conduttore di Ore 14 ha potuto rendere noto è stato che Piera Maggio sarebbe stata intercettata per un periodo di tempo pari a dieci anni. Il fratello della donna trovò alcune microspie nella presa della corrente di casa infatti.

Ci fu un momento nelle indagini relativi alla scomparsa di Denise Pipitone, in cui gli inquirenti non si stavano ancora concentrando su quelli che ora sono indicati come presunti sospettati o responsabili della sparizione della bambina, bensì sul contesto famigliare di Piera Maggio.

Come se questo non bastasse alla donna si scaricava spesso la batteria dell'automobile. Durante una revisione, l'elettrauto disse alla mamma di Denise che nell'abitacolo era stato installato un apparato di intercettazione, responsabile dell'anomalia.

Denise Pipitone, Maggio a Quarto Grado: 'Non fu rapita dai rom'

Nel corso dell'ultima puntata di Quarto Grado, c'è stato l'intervento di Piera Maggio.

La donna ha dichiarato: "I rom non hanno rapito Denise. Forse la bambina è stata data ai rom successivamente, ma chi ha preso mia figlia sotto casa sapeva quello che faceva". Piera ha spiegato che la sua bambina non fosse solita dare retta alle persone che non conosceva. A detta di Maggio, Denise avrebbe potuto conoscere i soggetti che l'hanno allontanata dal contesto famigliare.

Piera Maggio ha aggiunto che l'autore del presunto rapimento avesse intenzione di farlo. Un qualcosa di progettato quindi, non di improvvisato. Denise, il giorno della sua scomparsa, non avrebbe giocato in realtà fuori di casa lontana dal marciapiede. La bambina, secondo le dichiarazioni della mamma, si sarebbe trovata nell'androne in compagnia della nonna e del cuginetto. A un certo punto Denise avrebbe rincorso il cugino allontanandosi e non facendo più ritorno presso la sua abitazione. Piera lamenta il fatto che è accaduto ciò che non doveva accadere, poiché "i bambini non si toccano".