Durante le operazioni di ricerca volte al ritrovamento di Alessandro Venturelli, il 21enne scomparso da Sassuolo (Modena) sono state rinvenute delle ossa umane appartenenti, secondo i primi accertamenti, a una donna. Non si esclude che possa trattarsi di Paola Landini, la 44enne scomparsa da Fiorano Modenese (Modena) nel maggio 2012.
Le ricerche di Alessandro Venturelli e il ritrovamento delle ossa
Nei giorni scorsi sono riprese le ricerche di Alessandro Venturelli e, nella giornata di ieri, mercoledì 5 maggio, Polizia, vigili del fuoco e volontari si sono concentrati su alcuni strapiombi e aree impervie della zona di Montegibbio, sulle colline di Sassuolo. Alessandro Venturelli, ricordiamo, ha fatto perdere le proprie tracce nel primo pomeriggio di sabato 5 dicembre 2020. Inizialmente, gli inquirenti avevano ipotizzato un allontanamento volontario, ma con il passare delle settimane questa pista investigativa ha perso consistenza e, intorno alle metà di marzo 2021, la procura ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per sequestro di persona.
Durante le operazioni, le squadre specializzate del Saer (Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna) impegnate a ispezionare l'interno dei calanchi nei pressi del TSN, il poligono di tiro di Sassuolo, hanno rinvenuto dei resti umani.
Come da protocollo, la procura della Repubblica di Modena è stata prontamente informata e sul posto è subito arrivato un medico legale che, dopo i primi e sommari accertamenti, ha precisato che le ossa, per via delle dimensioni, potrebbero essere attribuibili a una donna. Il macabro ritrovamento potrebbe portare alla riapertura di un "cold case". Da quanto si apprende, infatti, la squadra mobile di Modena, pur considerando ogni possibile scenario, non escluderebbe che le ossa recuperate siano quelle di Paola Landini, scomparsa nella zona, in circostanze poco chiare, 8 anni fa.
La scomparsa di Paola Landini
Solo gli accertamenti medico legali – in primis l’esame del Dna – potranno stabilire se i resti ritrovati appartengano proprio alla 44enne di Fiorano Modenese (Modena).
La donna, mamma di un ragazzo di 20 anni, ha fatto perdere le sue tracce la mattina del 15 maggio del 2012.
Paola Landini collaborava con il vicino poligono di Sassuolo - di cui il nuovo compagno Roberto era presidente - e la sua auto, una Fiat Punto di colore bianco, venne ritrovata dal custode del tiro a segno in un vicino parcheggio. Nel corso delle indagini si scoprì che dall'abitazione della 44enne erano sparite due pistole dal calibro decisamente modesto e si ipotizzò che Paola le avesse prese per difendersi da qualcuno che la spaventava. Gli inquirenti vagliarono diverse piste ed effettuarono anche il sequestro probatorio di una decina d'armi del poligono. Tuttavia, non si arrivò a niente e il caso venne archiviato nel 2014.