Con il passare dei giorni si affievoliscono le speranze di trovare ancora in vita Saman Abbas, 18 anni. La giovane scomparsa, di origine pakistana, lo scorso dicembre si era opposta con fermezza al volere dei genitori: infatti la madre aveva da tempo combinato un matrimonio con un connazionale in Pakistan. La Procura di Reggio Emilia, che coordina le indagini svolte dai carabinieri sulla misteriosa sparizione della ragazza, negli ultimi giorni avrebbe iscritto numerose persone nel registro degli indagati. Purtroppo Samas potrebbe essere stata uccisa: ci si sta focalizzando sul contesto familiare della 18enne.

Nel frattempo si è saputo che il padre, la madre, il fratello minore e perfino i cugini della giovane, scomparsa nel nulla circa un mese fa, sarebbero improvvisamente partiti per il Pakistan, nei primi giorni di maggio.

I familiari di Saman non ne hanno denunciato la scomparsa

Nessuno dei parenti di Saman ne ha denunciato la sparizione: anzi i familiari hanno raccontato che la 18enne si trovava con loro ogni volta che qualcuno li ha contattati per avere notizie della ragazza. Eppure da quasi un mese non si sa più nulla di lei: gli inquirenti ormai propendono per l’ipotesi più grave, quella di un delitto maturato in famiglia. Anche gli esiti di alcuni accertamenti tecnici effettuati negli ultimi giorni lascerebbero pochi dubbi a riguardo.

Si è saputo che la perquisizione all’interno della casa in cui la giovane viveva a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, non avrebbe portato a nulla di utile; tuttavia i militari dell’Arma avrebbero acquisito alcuni elementi interessanti per le indagini all’esterno dell’abitazione. Inoltre nelle scorse settimane sono stati usati anche i cani molecolari per cercare nuove tracce della giovane scomparsa.

Naturalmente l’inchiesta, seguita anche dalla trasmissione di Rai3 Chi l’ha visto?, si sta svolgendo nel massimo riserbo.

L’opposizione della ragazza scomparsa al matrimonio combinato in Pakistan

Saman Abbas era ancora minorenne quando ha trovato il coraggio di denunciare da sola i genitori per aver organizzato per lei un matrimonio combinato in Pakistan.

Era arrivata nel 2016 in Italia per raggiungere il padre che già da diversi anni lavorava in provincia di Reggio Emilia. La ragazza si era rivolta ai servizi sociali di Novellara per chiedere aiuto ed era quindi stata accolta da una comunità, per allontanarla dalla famiglia. Dopo aver compiuto 18 anni, lo scorso 11 aprile, la giovane aveva scelto di abbandonare quel luogo protetto: non si sa se qualcuno l’abbia convinta a prendere questa decisione. Di certo, dopo essersene andata volontariamente dalla comunità, Saman era tornata a vivere in casa con i suoi.

Di lei si sono perse le tracce nei giorni successivi: lo scorso 2 maggio, gli agricoltori per cui il padre della 18enne lavora, avevano cercato il loro dipendente per alcuni lavori urgenti.

Tuttavia avevano trovato solamente il figlio minore, che aveva spiegato come il resto della famiglia si fosse recato in Pakistan al capezzale di una zia ammalata. Anche la giovane scomparsa, secondo questa versione dei fatti, sarebbe partita con i genitori: qualche giorno più tardi pure il fratello minore ha lasciato l’Italia insieme ai cugini.

La ragazza scomparsa non aveva molti contatti con l’esterno

A Novellara Saman conduceva una vita molto ritirata, per volere della famiglia. Qualcuno la vedeva ogni tanto passeggiare in campagna con la madre: si è saputo che la giovane avrebbe desiderato frequentare il liceo, ma i genitori le avrebbero impedito di utilizzare i mezzi pubblici per spostarsi dal paese.

Aveva vissuto per anni all’interno dell’abitazione, con pochissimi amici e praticamente nessun contatto con l’esterno. Non utilizzava i social e, non avendo mai frequentato la scuola in Italia, non si era mai realmente integrata con i coetanei.