Nelle scorse settimane i riflettori sono tornati ad accendersi sulla scomparsa di Denise Pipitone. Oltre al nuovo fascicolo d'indagine aperto dalla procura di Marsala, stampa e tv hanno ricominciato a occuparsi del caso di cronaca, diffondendo una serie di dettagli, ovviamente già accertati dagli inquirenti, ma rimasti finora inediti. In tal modo hanno cominciato a farsi spazio una serie di notizie non sempre confermate dalle autorità preposte. Per questo motivo Piera Maggio, la mamma della piccola sparita il primo settembre 2004, all'età di quattro anni, in un lungo post su Facebook ha preso una posizione decisa avvertendo che la narrazione, svolta spesso in maniera parziale, di fatti già verificati potrebbe dare adito a inutili illazioni sui familiari di Denise.
La nuova inchiesta sulla scomparsa di Denise
Recentemente, le indagini sulla scomparsa da Mazara del Vallo (Trapani) di Denise Pipitone, sono riprese praticamente allo stesso modo di come erano iniziate quasi 17 anni fa. Proprio come allora, infatti, come principale indiziata c'è Anna Corona, l'ex moglie di Pietro Pulizzi (il papà naturale della piccola Denise, nonché attuale compagno di Piera Maggio). La donna, negli scorsi anni era già processata e assolta in via definitiva con la figlia Jessica dall'accusa di sequestro di persona. Attualmente, però, risulterebbe nuovamente indagata per lo stesso reato insieme a un uomo, Giuseppe Della Chiave, nipote di Battista Della Chiave, un testimone ora deceduto.
Il programma di Gianluigi Nuzzi "Quarto Grado", venerdì 28 maggio, ha dato notizia della loro iscrizione nel registro degli indagati. Tuttavia, l'indiscrezione, ad oggi, domenica 6 giugno, non ha ancora trovato conferme ufficiali da parte della Procura di Marsala, titolare della nuova inchiesta aperta in data 3 maggio 2021.
Su questo nuovo fascicolo d'indagine e sulle notizie che quotidianamente vengono diffuse, nelle scorse ore, ha voluto intervenire anche Piera Maggio. La mamma di Denise, infatti, ha deciso di scrivere un post, condiviso sulla pagina Facebook, in cui pare voler chiedere di smettere con le presunte illazioni verso alcune persone vicine alla sua famiglia.
Il post della Mamma di Denise
Piera Maggio ha iniziato il suo post scegliendo la parola "chiarimento" scritta in maiuscolo. "Sul rapimento di Denise, abbiamo sempre ricercato la verità - ha subito precisato - e ci siamo adoperati anche per far in modo che questa emergesse". Poi, ha puntualizzato che il raccontare, spesso in maniera parziale, degli episodi che in passato sono già stati già adeguatamente verificati, facendo "anche allusioni che non hanno portato a niente, sicuramente serve solo a creare diffamazione e illazioni".
La mamma di Denise ha voluto anche ricordare che nel corso del processo di primo grado (il quale iniziò il 16 marzo 2010 e durò tre anni) la sola e unica pista "alternativa" evidenziata dai legali dell'imputata è stata la cosiddetta pista Rom.
"Non altre" ha precisato Piera Maggio ricorrendo nuovamente all'utilizzo del maiuscolo. "Questo - ha concluso - per far capire a tutti, che nonostante l'esistenza di alcuni dissidi, non c'erano i presupposti per accusare altre persone appartenenti alla familiare di Denise, in quanto tutti hanno dato la loro collaborazione e le loro posizioni furono vagliate, chiarite e poi escluse dall'indagine".