Grave incidente nautico sul lago di Como: un violento scontro tra due motoscafi è avvenuto nella zona davanti a Lenno, frazione di Tremezzina, verso le 16:30 di venerdì 25 giugno.
Tre studenti universitari originari di Como stavano prendendo il sole a bordo di un’imbarcazione a motore noleggiata alcune ore prima, quando sono stati travolti da un altro motoscafo, che ospitava una comitiva di giovani turisti belgi.
Sull’episodio indagano gli agenti della Guardia di finanza, a cui spetterà il compito di chiarire la dinamica dei fatti. Secondo le prime ricostruzioni la barca con a bordo undici belgi tra i 20 e i 25 anni avrebbe speronato e scavalcato il natante dei comaschi, sventrandola da un lato all’altro e causando il decesso di Luca Fusi, 22 anni, mentre gli altri due amici, suoi coetanei, sarebbero rimasti feriti in modo non grave, anche se sotto choc per l’accaduto.
La vittima era uno studente di economia originario della provincia di Como
La vittima è un giovane di 22 anni, che viveva con i genitori a Guanzate, in provincia di Como, e studiava economia alla Bocconi. A quanto pare il ragazzo sarebbe stato ferito mortalmente dall’elica del motoscafo che ha travolto la sua barca: purtroppo i medici accorsi sul posto non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Invece i due amici, trovandosi a una certa distanza, sono stati solamente sfiorati dal natante che li ha speronati: sono rimasti contusi in modo non grave, anche se hanno assistito alla morte del loro compagno, senza riuscire a far nulla per salvarlo.
Gli undici belgi non hanno riportato nessun danno; si è scoperto che in quel momento al timone della loro imbarcazione c’era una ragazza, che non si sarebbe accorta della presenza dell’altro motoscafo e l’avrebbe preso in pieno.
La giovane è stata sottoposta al test che ha dimostrato come non avesse consumato alcol in eccesso, prima dell’incidente nautico.
La testimonianza dei primi soccorritori intervenuti sul lago di Como
Tra i primi ad intervenire, subito dopo lo scontro, vi sono stati gli uomini della polizia locale di Tremezzina: il comandante Massimo Castelli si è recato nell’area del lago di Como in cui è avvenuto l’incidente e ha raccolto le prime notizie sull’accaduto.
Castelli ha raccontato al Corriere della Sera la drammaticità di quei momenti, con il ragazzo ormai in fin di vita e gli amici, a loro volta feriti, che gridavano disperati.
Immediatamente sono stati attivati i soccorsi e si è fatto in modo che l’altro motoscafo coinvolto nell’incidente non si allontanasse.
I turisti belgi coinvolti nell’incidente sono soliti passare le vacanze estive sul lago di Como
In pochi minuti sono giunti sul luogo dell’incidente nautico i sommozzatori dei vigili del fuoco, i mezzi di soccorso con un elicottero del 118, i carabinieri di Menaggio e una motovedetta della Guardia di finanza. La pm Antonia Pavan, della procura di Como, ha aperto un’inchiesta. Come detto, la Fiamme gialle indagano per ricostruire i fatti: hanno sequestrato i due motoscafi coinvolti e sentito diversi testimoni oculari, che si trovavano nelle vicinanze al momento dello scontro. Invece, gli amici della vittima erano troppo traumatizzati per parlare con gli inquirenti: i due, che saranno ascoltati di nuovo nelle prossime ore, sono stati accompagnati in ospedale, per medicare le ferite riportate.
I turisti belgi che hanno travolto il motoscafo dei tre ragazzi, fermo in mezzo al lago, sono in vacanza a Lenno, in un’abitazione situata in località Campo.
Gli undici giovani sarebbero noti nella zona perché da anni sono soliti passare alcune settimane sul lago di Como durante il periodo estivo. Anche il motoscafo da loro utilizzato per le gite sul Lario sarebbe di proprietà di uno del gruppo.