Ha un lieto fine la vicenda di Nicola, il bimbo di 21 mesi scomparso nel nulla la notte tra lunedì 21 e martedì 22 giugno dal casolare in cui abitava con la famiglia, un’abitazione isolata in mezzo ai i boschi del Mugello, in località Campanara nel territorio di Palazzuolo sul Senio, al confine tra Emilia Romagna e Toscana. A un certo punto genitori avevano notato che il piccolo non era nel suo lettino e, dopo averlo cercato nei dintorni di casa, avevano dato l’allarme. Il bambino è stato ritrovato vivo nelle prime ore della mattinata di mercoledì 23: a individuare per primo Nicola è stato Giuseppe Di Tommaso, inviato del programma di Rai 1 La vita in diretta.

Il piccolo sarebbe in buone condizioni di salute: tuttavia è stato trasportato per ulteriori accertamenti all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. A quanto pare era finito in fondo a una scarpata di 25 metri, distante poco meno di tre chilometri da casa.

Il giornalista Giuseppe Di Tommaso ha sentito per primo le grida di Nicola

“Un’emozione indescrivibile, un miracolo”: con queste parole Giuseppe Di Tommaso ha descritto il ritrovamento di Nicola, avvenuto per cause fortuite. Infatti l’inviato della trasmissione “La vita in diretta” era sceso dalla sua automobile per un malore e si trovava da solo nei boschi, quando ha sentito i lamenti del bambino provenire dalla scarpata. Inizialmente la troupe che era con lui ha pensato si trattasse del lamento di qualche animale selvatico, poi, quando il giornalista ha urlato il nome del piccolo, questi ha iniziato a rispondergli “mamma”.

Di Tommaso si è inoltrato nella boscaglia per capire dove si trovasse il bimbo, finché non ha visto Nicola nella scarpata a circa 70 metri di distanza da lui. Proprio in quel momento è passata una macchina dei carabinieri, che è stata immediatamente fermata dai presenti. “Appena il bambino ci ha visto è scoppiato a piangere”, ha aggiunto l’inviato, che ha raccontato come il piccolo stesse bene e fosse tutto sommato tranquillo, dopo la brutta avventura passata, avendo riportato solamente qualche graffio.

Nicola è era in fondo a una scarpata di 25 metri

A compiere materialmente il salvataggio è stato il luogotenente Ciccarelli, comandante della stazione dei carabinieri di Scarperia, che si è calato a 25 metri, sul fondo di una scarpata molto ripida, per riportare il bambino sulla strada sterrata. Giuseppe Di Tommaso ha raccontato a fanpage.it la grande emozione provata nel momento in cui ha preso in braccio il piccolo Nicola, che continuava a chiedere della madre.

Alcuni minuti più tardi Alberto Matano, conduttore del programma “La vita in diretta”, ha ricevuto una telefonata commovente dal suo inviato che gli raccontava, piangendo di gioia, del ritrovamento del bambino.

Nicola ha già potuto riabbracciare i genitori

“Nicola mi è sembrato abbattuto e impaurito, ma sta bene, siamo stati fortunati”, ha dichiarato il sindaco di Palazzolo sul Senio, Gian Piero Moschetti, che sin dall’inizio aveva partecipato alle ricerche, insieme a molti compaesani. Il padre e la madre del piccolo hanno già potuto riabbracciarlo: la coppia di apicoltori aveva raccontato che il figlio era abituato a giocare in libertà all’esterno del casolare in cui la famiglia vive. I genitori avevano messo a letto Nicola alle 19 di lunedì: ma alcune ore dopo si erano accorti che il piccolo non c’era più.

Nelle ricerche di Nicola sono state impegnate centinaia di persone tra carabinieri, vigili del fuoco, uomini del Soccorso alpino o della Protezione civile, unità cinofile, volontari e gente del posto; utilizzati anche droni e elicotteri, per cercare di individuare dall’alto il bambino in un’area in cui la vegetazione è particolarmente fitta.