Lo scorso 23 gennaio 2025, due donne, residenti nel comune di Catanzaro, sono state denunciate dopo essere state colte in flagrante mentre tentavano di rubare capi di abbigliamento all’interno del negozio Pittarosso, presso il Centro Commerciale Le Fontane a Catanzaro.

Il 19 febbraio, è stato applicato il daspo Willy alle due donne. Già conosciute per alcuni crimini precedenti, avevano studiato con attenzione il piano per il furto, ma, grazie al sistema di videosorveglianza, sono state scoperte, portando alla loro denuncia e all'emissione di un provvedimento di allontanamento.

Il piano delle due donne

Le due donne, con un ampio repertorio di reati alle spalle, tra cui truffa, ricettazione e traffico di stupefacenti, avevano messo a punto un piano semplice, ma efficace. Entrate nel negozio, hanno preso un carrello, che hanno riempito con vari articoli di abbigliamento. Poi hanno cercato di nascondere il bottino in una borsa viola, sperando di riuscire a lasciare il negozio senza destare sospetti. Tuttavia, nonostante l'intento di celare la refurtiva, i loro movimenti furtivi sono stati notati grazie al sistema di videosorveglianza del centro commerciale, che ha subito registrato ogni fase del loro tentativo.

La videosorveglianza incastra le ladre a Catanzaro

Gli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catanzaro, dopo aver analizzato le riprese delle telecamere di sicurezza, hanno ricostruito l’intera sequenza del furto.

Una volta compiuto il loro "colpo", le donne si sono velocemente allontanate dal negozio cercando di evitare qualsiasi controllo. Il responsabile del negozio, accorgendosi di quanto accaduto, ha tempestivamente segnalato l'incidente alle forze dell'ordine. Questa denuncia si è rivelata fondamentale per consentire agli investigatori di avviare le indagini e confermare la responsabilità delle due donne.

Che cos'è il daspo Willy

Dopo la denuncia e l'accertamento del furto, il questore di Catanzaro ha preso provvedimenti che vanno oltre la semplice segnalazione penale. Alle due donne è stato infatti imposto il D.A.C.U.R. (Divieto di Accesso alle Aree Urbane), conosciuto anche come "daspo Willy". Questo provvedimento, che avrà effetto per tre anni, impedisce loro di accedere e permanere in luoghi pubblici e nei negozi di viale Emilia e nelle zone circostanti.

Introdotto per aumentare la sicurezza nelle aree urbane, il "daspo Willy" rappresenta una misura decisa delle forze dell'ordine contro i comportamenti criminali che compromettono la serenità della comunità.