Ore di paura per i genitori di Nicola, un bambino di nemmeno due anni, scomparso nella notte tra lunedì 21 e martedì 22 giugno da un’abitazione, tra i boschi del Mugello, nel territorio del comune di Palazzuolo sul Senio, al confine tra Emilia Romagna e Toscana. Infatti il piccolo vive con il padre, la madre e il fratellino di quattro anni in un casolare situato a due chilometri dal villaggio della comunità alternativa di Campanara, a 800 metri di quota. Secondo le prime ricostruzioni, al risveglio i genitori non avrebbero trovato il bimbo nel letto: dopo averlo cercato nei dintorni, senza trovarlo, verso le 10 di mattina la coppia avrebbe allertato i soccorsi.

Secondo la loro testimonianza, rilasciata ai carabinieri, il bambino si sarebbe allontanato durante la notte o al massimo all’alba, mentre gli altri dormivano.

Immediatamente sono partite le ricerche del bambino scomparso

In poche ore sono giunti sul luogo della scomparsa, in località Mulino di Campanara, numerosi uomini delle forze dell’ordine, della Protezione civile e dei vigili del fuoco, oltre a diversi volontari, per partecipare alle ricerche del bambino in un’area isolata e difficilmente raggiungibile dall’esterno. Infatti il piccolo viveva con i genitori nei pressi della piccola comunità ecologica, situata in una zona in cui si può accedere esclusivamente attraverso una strada sterrata.

Il primo insediamento in questo luogo nascosto e poco frequentato risalirebbe agli anni ’80: da allora diverse persone si sarebbero trasferite in queste zone boschive, dove i telefoni cellulari non prendono bene, per coltivare prodotti biologici.

Le ricerche del bambino proseguono nelle aree boschive e nei dintorni di un laghetto artificiale

I soccorritori in queste ore stanno perlustrando i boschi, con l’aiuto di unità cinofile e degli stessi membri della piccola comunità locale: inoltre la Protezione civile ha inviato ben 18 squadre per facilitare le ricerche. Il bambino, che ha solo 21 mesi, potrebbe essersi allontanato da solo, come ritengono gli inquirenti: se così fosse, il piccolo non sarebbe andato molto lontano.

In particolare si sta controllando attentamente un laghetto, situato a poca distanza dell’abitazione del bimbo scomparso, anche con l'ausilio di droni ed elicotteri. Infatti l’invaso artificiale, che normalmente è utilizzato per l'approvigionamento idrico della comunità, si trova a circa 200 metri dalla frazione in cui il piccolo vive con la famiglia. Quindi sono arrivati sul posto anche alcuni sommozzatori dei vigili del fuoco di Bologna, che hanno ispezionato il fondale del laghetto, senza trovare tracce del piccolo.

Gli abitanti delle zone circostanti stanno collaborando alle ricerche del bambino

Nella zona in cui è scomparso il bambino è arrivato anche Gian Piero Moschetti, sindaco di Palazzuolo sul Senio, che si è attivato insieme agli altri abitanti per collaborare alle ricerche.

“Siamo tutti coinvolti senza sosta da ore, ma la vegetazione del bosco è molto fitta”, ha spiegato il primo cittadino, aggiungendo di aver parlato con i familiari del piccolo, naturalmente sotto choc per l’accaduto. Il sindaco ha chiarito come l'area interessata dalle perlustrazioni sia vasta decine di chilometri quadrati e siano presenti anche zone scoscese e molto impervie, in cui ci sono molti animali selvatici. Il bosco è davvero denso, perché si trova in una zona vincolata, nella quale non è possibile eseguire tagli: quindi le operazioni stanno procedendo con difficoltà. Infine Moschetti ha parlato del bambino, spiegando che nonostante l’età sia molto attivo, abituato a uscire di casa e a vivere all’aria aperta: la speranza è che si sia semplicemente allontanato di qualche chilometro dall’abitazione.