Un grave e inspiegabile episodio di Cronaca Nera è avvenuto nella mattinata di mercoledì 23 giugno in località Isola dei Morti, lungo il Piave, nel territorio del comune di Moriago della Battaglia, in provincia di Treviso. Una 35enne è stata accoltellata mentre prendeva il sole sulla riva del fiume.

La vittima si chiama Elisa Campeol, di Pieve di Soligo, proprietaria di un locale pubblico. Il corpo della donna è stato avvistato dopo mezzogiorno: immediatamente sono stati allertati i carabinieri, che si sono recati sul posto per i primi accertamenti.

In seguito sono stati raggiunti sulla scena del crimine dagli specialisti della scientifica, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso, e dai militari della compagnia di Vittorio Veneto e del comando provinciale di Treviso. La svolta nelle indagini è arrivata qualche ora dopo, quando un 35enne si è recato in caserma a Valdobbiadene, dichiarando di aver commesso il delitto.

Il corpo della 35enne è stato scoperto da alcuni passanti

A dare per primi l’allarme sono stati alcuni escursionisti, che hanno notato sulla riva del Piave il corpo della vittima, riverso in una pozza di sangue. Oltre ai carabinieri, è giunto in quel luogo isolato anche il personale sanitario di un mezzo del 118, che ha potuto constatare come per la 35enne non ci fosse più niente da fare: la donna presentava diverse ferite mortali, provocate da un’arma da taglio, sul collo e alla schiena.

Il medico legale, da un primo esame sommario, ha dedotto che il delitto sarebbe avvenuto almeno mezz’ora prima del ritrovamento: la giovane sarebbe stata aggredita e colpita con diversi fendenti, mentre era intenta a prendere il sole, a pochi passi dal fiume. Infatti i carabinieri hanno ritrovato il lettino da spiaggia utilizzato dalla donna e la sua crema solare.

Numerose tracce della lotta tra la 35enne e il suo assassino sarebbero rimaste sui ciottoli circostanti: inoltre, a testimoniare il disperato tentativo della vittima di sfuggire all’aggressore, ci sarebbero anche diverse ferite alle braccia che si sarebbe provocata nel corso della colluttazione.

La confessione del 35enne responsabile del delitto sul fiume

Alcune ore dopo il delitto, un 35enne si è presentato nella caserma dei carabinieri di Valdobbiadene per costituirsi: a quanto pare aveva ancora con sé il coltello con il quale avrebbe ripetutamente colpito la vittima. Si tratta di un uomo residente in zona, a Col San Martino, che non ha nessun precedente penale. Inoltre gli inquirenti hanno chiarito come questo individuo non conoscesse la donna che avrebbe aggredito: al momento si ignora il movente dell’omicidio. I militari dell’Arma escludono l’ipotesi di una rapina finita male, perché il responsabile non ha toccato la borsa della 35enne: è più probabile che si sia trattato di un raptus improvviso.

La 35enne uccisa gestiva un bar insieme ai genitori

Elisa, la 35enne uccisa in riva al Piave, viveva insieme ai genitori a Pieve di Soligo, dove gestiva un bar con i familiari. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, la donna da qualche tempo aveva iniziato a studiare diverse pratiche olistiche, con l’intenzione di aprire un centro specializzato.

Elisa aveva l’abitudine di andare a prendere il sole in quella zona dell’Isola dei Morti.