Dopo sessantasette giorni di attività da parte degli inquirenti, le ricerche del corpo di Saman Abbas sono state sospese. Ivan Bartoli, titolare dell'azienda agricola in cui sono state effettuate le operazioni di ricerca, ha dichiarato che la sua attività ha subito diversi danni dal punto di vista economico, tra cui un calo delle vendite dei prodotti. Ad ogni modo gli investigatori non cambiano direzione e sono convinti che siano stati i suoi stessi famigliari a far sparire la giovane Saman. La 18enne pakistana è misteriosamente scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) lo scorso 30 aprile.
Si sospetta che sia stata uccisa in quanto avrebbe rifiutato un matrimonio forzato con un cugino di circa dieci anni più grande. Di lei non è stata trovata la benché minima traccia. Dopo decine di giorni di operazioni da parte delle forze dell'ordine, nei campi di Novellara è tornata la calma. Nessun risultato, nessuna traccia che possa in qualche modo dare una svolta alle indagini.
Saman Abbas, le ricerche effettuate
Ivan Bartoli è un imprenditore, la cui principale attività è la coltivazione di angurie reggiane. Intervistato dal Resto del Carlino, Bartoli ha dichiarato come queste ultime siano state settimane intense, in cui c'è stato bisogno di far convivere i lavori investigativi sul campo con la necessità di mandare avanti i lavori nella sua azienda.
Durante il periodo di ricerca, c'è stata la presenza di oltre cinquecento carabinieri nella tenuta dell'uomo. Sono stati usati numerosi strumenti tecnologici come droni che hanno sorvolato il territorio e il geo radar. Sono stati attivi, inoltre, numerosi cani molecolari. Centosettantotto le serre aperte e opportunamente controllate, battuti inoltre cinquantacinque acri di terreno.
Molte difficoltà per Ivan Bartoli
Ivan Bartoli ha dichiarato che durante le attività da parte degli inquirenti, la sua attività ha subito "danni di vario tipo" tra cui "un netto calo delle vendite". Bartoli ha spiegato che numerosi clienti, di fronte al piazzale occupato da auto delle forze dell’ordine e dei giornalisti, hanno preferito andare via senza proseguire con gli acquisti dei prodotti.
In seguito le difficoltà sarebbero rientrate.C'è stato però il problema delle serre, poiché a causa della presenza massiccia dell'uomo, non sono potuti maturare.
Problemi anche dal punto di vista strutturale per Ivan Bartoli. C'è stato bisogno di mettere a posto gli accessi alle serre, i teli in plastica e le coperture. Tutto spostato per favorire le ricerche della giovane Saman da parte degli investigatori. La rimessa in ordine ha avuto un costo importante per il signor Bartoli, il quale non ha chiesto nemmeno il risarcimento per i danni subiti. L'uomo ha spiegato di avere a cuore la vicenda di Saman, un caso che lo avrebbe molto colpito.